Dopo quasi 100 anni al Coccia di Novara torna
Ernani di Giuseppe Verdi e spopola con ripetuti applausi a scena aperta
!!! Si narra di una donna Elvira e tre innamorati che si
contendono il suo amore: Carlo, Silva ed Ernani; come nelle migliori opere la situazione è
molto ingarbugliata ed amore, odio, vendetta e morte anche in questo caso si
coniugano sulle imponenti note verdiane!
Dramma lirico in quattro atti di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave
Direttore Matteo Beltrami
Regia Pier Francesco Maestrini
Scene e costumi Francesco Zito
Regia Pier Francesco Maestrini
Scene e costumi Francesco Zito
Orchestra Fondazione Teatro Coccia in collaborazione con il Conservatorio
“G. Cantelli”
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del coro Dario Grandini
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del coro Dario Grandini
Nuovo Allestimento del Teatro Coccia,
recupero storico dell’allestimento del Teatro Massimo di Palermo
recupero storico dell’allestimento del Teatro Massimo di Palermo
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia con Teatro
Verdi di Pisa
Ernani MIGRAN AGADZHANYAN
Elvira ALEXANDRA ZABALA
Carlo ENKHBAT AMARTUVSHIN
Ernani MIGRAN AGADZHANYAN
Elvira ALEXANDRA ZABALA
Carlo ENKHBAT AMARTUVSHIN
Silva SIMON ORFILA
Don Riccardo DIDIER PIERI
Giovanna MARTA CALCATERRA
Don Riccardo DIDIER PIERI
Giovanna MARTA CALCATERRA
Il Coccia riapre le porte alla nuova stagione,
inaugurando con Ernani, recuperando l’allestimento storico in coproduzione con
il Teatro Massimo di Palermo ed il Verdi
di Pisa. L’idea di Ernani pare sia stata parecchio in gestazione ed alla fine
ha trovato la luce con un cast davvero ecellente.
Il direttore Matteo
Beltrami è evidentemente attratto da questo compito che assapora attimo per
attimo con una sorta di dedizione religiosa; con la bacchetta vive ogni nota,
infondendo entusiasmo al palco ed all’orchestra della Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con il Conservatorio G.Cantelli. Dopo il preludio e
l’introduzione è subito la volta del coro sinfonico di Milano ‘Giuseppe Verdi’ che soprattutto nella
versione maschile è prepotentemente determinante per questa opera e con Evviva
..Beviamo! si impone superbamente, con un plauso a Jacopo Facchini, suo direttore che li conduce fino al conclusivo Oh, come felici gioiscon gli sposi!.
Trattandosi di allestimento storico non si attendono
ovviamente guizzi di contemporaneità, anzi si evidenzia la meticolosa
attenzione alle annotazioni di Verdi e la ricerca di puntualità e fedeltà. La regia di Pier Francesco Maestrini si snoda pertando con qualche staticità,
come consuetudine anni fa; i sontuosi costumi e le scene architettoniche sono
create da Francesco Zito e le luci;
che privilegiano sovente il buio proprio a caratterizzare la cupezza della
vicenda, sono disegnate da Bruno Ciulli.
Ernani appare subito in
scena con il coro e dopo il recitativo propone immediatamente la cavatina Come rugiada al cespite ed il bel colore in aggiunta a fermezza
interpretativa ed ampiezza vocale l’interprete
Migran Agadzhanyan piace anche per la cura della parola chiara e
perfettamente comprensibile.
Alexandra Zabala ha
accettato di sostituire il soprano Courtney Mills ed è risultata ottimamente
nel ruolo espresso altresì con voce altamente duttile che scorre su raffinate
sete così come accorata ed appassionata spazia dai toni più bassi alle vette
degli acuti; si esprime grazie ad una robusta tecnica e lunga esperienza. Man
mano che la narrazione procede è sempre più emozionante e commovente Ernani!
Ernani involami !
Enkhbat Amartuvshin, già
apprezzato al Coccia e poi in Arena nel ruolo di Nabucco, veste qui i panni di
Carlo sfoderando i bei toni baritonali colorati e timbrati che imprimono
possanza al ruolo espresso con forte partecipazione e coinvolgimento. Nel
duetto con Elvira Da quel dì che t'ho
veduta prorompe pura emozione.
Al finale dell’atto primo compare il vecchio Silva
interpretato dall’affermato basso Simon
Orfila il quale porge il canto dapprima con cuore passionale amalgamato con
colori bruniti e sfumature ambrate, per giungere poi ai toni dell’odio e della
vendetta. Sicuramente ricco di larga esperienza
si propone con autorevolezza e credibilità.
Seppur con ruoli minori apprezzabili Didier Pieri in Don Riccardo e Marta Calcaterra in Giovanna.
L’opera è veramente tutta facilmente ascoltabile,
ma Verdi eccelle nel canto a più voci O
sommo Carlo, Ad Augusta e nel più celebre Si ridesti il Leon di Castiglia.
Come sempre un plauso alla Direzione ed alle
maestranze del Teatro Coccia per l’importante lavoro di ricerca, promozione e
realizzazione.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
Credi foto FINOTTI.
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