viernes, 11 de febrero de 2022

PRATO, ALL’ASTA LE OPERE D’ARTE DELLA BANCA POPOLARE DI VICENZA: TRA QUESTE ANCHE UN CARAVAGGIO

Gli amministratori del fallimento mettono all’asta «La Coronazione di spine» di Caravaggio, la «Crocifissione» del Bellini e «La Madonna col bambino» di Filippo Lippi. Potrebbe acquistarle il Ministero della Cultura

di Giorgio Bernardini

 Gli amministratori del fallimento della Banca Popolare di Vicenza (BpVi) mettono all’asta le opere d’arte contese e conservate nella Galleria degli Alberti di Prato: tra queste «La Coronazione di spine» di Caravaggio, la «Crocifissione» del Bellini e «La Madonna col bambino» di Filippo Lippi. I quadri fanno parte della collezione che da sempre è conservata nella città toscana, di cui però BpVi era entrata in possesso nel 2010 dopo l’acquisto della Cassa di Risparmio di Prato. Per questo, negli ultimi anni, è andata in scena una battaglia fra la città toscana e il patron della banca fallita Gianni Zonin, che avrebbe voluto portare le opere a Vicenza. Il valore complessivo della collezione è stimato in circa 60 milioni di euro e il ministero della Cultura avrebbe, secondo quanto riferisce Tv Prato che ha anticipato la notizia, una prelazione sull’acquisto delle opere dalla liquidazione.

L’asta

Il governo sarebbe dunque avvantaggiato nell’acquisto diretto delle opere, su cui comunque potrebbe esser forte anche l’interesse di Banca Intesa San Palo, l’istituto di credito che attualmente è detentore dei quadri. Le opere sono soggette a vincolo pertinenziale (una condizione coercitiva della Soprintendenza che impone che i quadri restino comunque territorialmente dove sono sempre stati, a Palazzo degli Alberti di Prato), sul quale è pendente un appello al Consiglio di Stato presentato dai liquidatori di BpVi. Chiunque sia interessato all’acquisto dei quadri dovrà inviare un’offerta non vincolante entro la mezzanotte del 28 febbraio. Una volta esaminate e valutate le offerte non vincolanti i commissari liquidatori potranno invitare uno o più offerenti alla fase due del processo di vendita. A quel punto gli interessati dovranno formulare offerte irrevocabili e vincolanti d’acquisto.

Il silenzio della Banca

L’Istituto di credito che gestisce la Galleria degli Alberti preferisce non commentare in alcun modo gli ultimi sviluppi. È evidente che muovere le acque prima di una eventuale offerta d’acquisto non è conveniente per chi ne è interessato. L’impegno che si è presa la banca, sin dal 2018, è quello di tornare di mettere a disposizione le opere al pubblico, una circostanza che potrebbe verificarsi già nel corso della prossima estate. «I creditori della banca fallita devono riprendere i soldi, quindi è ovvio che le opere vadano all’asta. Io – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani - spero ricavino il più possibile da questa vendita. Non siamo preoccupati di chi possa divenire il proprietario, siamo certi che il vincolo pertinenziale sia una garanzia».

https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_gennaio_26/prato-all-asta-opere-d-arte-banca-popolare-vicenza-queste-anche-caravaggio-dd9d3212-7e92-11ec-9710-896dafb798d0.shtml

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