domingo, 1 de diciembre de 2013

DOMINGO,NETREBKO Y BARENB0IM EN BERLIN



Una vampa fantasiosa
Il trovatore
dramma in quattro parti
di Giuseppe Verdi
Libretto di Salvatore Cammarano dalla tragedia "El trovador" di A. G. Gutierrez
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Apollo

organizzatore
Staatsoper Berlin

comune
Berlino
struttura
SchillerTheater


Corina Kolbe



"Il trovatore" con Netrebko e Domingo, direzione di Barenboim

Un viavai di personaggi in costumi fantasiosi che ricordano la commedia dell'arte, zingari e soldati che proiettano le loro ombre su muri finti che poi diventano lo schermo per proiezioni di video e immagini surreali. A chiusura dell'anno verdiano la Staatsoper di Berlino ha presentato "Il trovatore" per la regia di Philipp Stölzl, già applaudita lo scorso maggio alle Festwochen di Vienna, ma con un altro cast. A Berlino è stato un triplice debutto per Daniel Barenboim che prima non aveva mai diretto quest'opera, così come per Anna Netrebko e Plácido Domingo.
La Netrebko, fin troppo presente nei media già prima della prima, nel ruolo di Leonora rimane inferiore alle attese. La sua voce, diventata più scura, nel registro alto alle volte è spiacevolmente stridula. Tuttavia riesce a regalare momenti intensi, per esempio nel quarto atto quando interpreta l'aria struggente 'D'amor sull'ali rosee'. Plácido Domingo, da decenni conosciuto come grande tenore verdiano, a 72 anni ben compiuti ormai si dedica ai ruoli per baritono. Nelle vesti del Conte di Luna non convince interamente, con una voce che rimane un po' pallida. Ancora più deludente Gaston Rivero, giovane tenore uruguayano che sostituisce l'indisposto Aleksandrs Antonenko nel ruolo di Manrico.
Grandissima invece Marina Prudenskaya, mezzosoprano russo, che interpreta con passione e bravura la parte della zingara Azucena. Sotto la guida di Barenboim la Staatskapelle suona con tanto brio, purtroppo' penalizzata dall'acustica dello Schillertheater, dimora temporanea della Staatsoper durante il restauro della storica sede Unter den Linden. Ovazioni per la Netrebko e per la Prudenskaya ma complessivamente gli applausi per i cantanti sono piuttosto misurati. Reazioni entusiaste invece per la messinscena di Stölzl.

http://www.giornaledellamusica.it/rol/?id=4496

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