Giordano Bruno Guerri,
presidente del Vittoriale: una mostra permanente al parco dei divertimenti, da
inaugurare nel 2018. Una testimonianza di vita quotidiana del Vate
di MARISA FUMAGALLI
Che cosa c’entra Gardaland
con il Vittoriale? Geograficamente vicini ma «estranei», parrebbe. Con l’idea
che il pubblico attratto dalle offerte dal mega-parco non muoia dalla voglia di
conoscere la sontuosa residenza-museo del Vate. Che, insomma, il gusto per
l’avventura in fotocopia, i divertimenti da brivido, i giochi, stridano con
l’interesse per le gesta, la pubblicistica, le raffinatezze stravaganti di
Gabriele d’Annunzio.
Gabriele D’Annunzio
(1863-1938)
Non è così. È significativo,
del resto, che il Parco dell’entroterra lacustre, uno dei più belli di Europa,
con i suoi 3 milioni e mezzo di visitatori l’anno, sia entrato nel circuito
«GardaMusei» (creato per migliorare l’offerta culturale e turistica del Garda),
di cui è capofila la Fondazione «Il Vittoriale degli Italiani», presieduta da
Giordano Bruno Guerri. Su designazione del ministro Dario Franceschini, lo
storico Guerri è stato rieletto (fino al 2021) al vertice dell’Istituzione.
Forte di una gestione dinamica e dei successi ottenuti (dal 2008).
Il numero in crescita dei
visitatori lo conferma: il 2016 ha chiuso con 233.402 unità, incremento del
9,7% rispetto al 2015. Nel 2017, si punta a 250 mila presenze. Per raggiungere
il traguardo ambizioso, oltre ad introdurre un nuovo sistema di biglietteria
inaugurato al Vittoriale il 1° gennaio, ecco l’alleanza con Gardaland, fondata
sulla reciproca promozione.
Ma non è tutto. La «storia
personale» del Vate farà il suo ingresso nel Parco, a pieno titolo. Anticipa
Guerri: «Stiamo lavorando a una mostra permanente dedicata a d’Annunzio che
sarà inaugurata a Gardaland, nel 2018. C’è da stupirsi? Non dimentichiamo che
il ministero dei Beni Culturali è anche ministero del Turismo».
«Per rendere il senso del
progetto, rimando a “d’Annunzio segreto”, il Museo allestito al Vittoriale
sotto l’Anfiteatro — spiega —. Anche Gardaland offrirà al pubblico le
testimonianze di vita quotidiana del Vate e delle sue donne: abiti, vestaglie,
accappatoi, valigie, effetti personali, cimeli, oggetti. Abbiamo moltissime
cose da poter esporre. Un esempio? Ci sono 25 paia di scarpe appartenute al
Poeta». Il presidente Guerri ha in mente anche di aprire negli spazi del
Vittoriale un Kinderheim dove ospitare i bambini delle famiglie in visita. «E
chi meglio degli alleati di Gardaland può darci una mano per questa
operazione?», fa notare.
L’agenda dei sito culturale
di Gardone Riviera è fitta di eventi prossimi venturi. A giugno, ci sarà una
mostra dedicata ai profumi dell’eccentrico d’Annunzio (partner, Vidal); a
settembre l’inaugurazione del Museo «L’automobile è femmina», che esporrà le
auto del Vate. E poi convegni e concerti, in modo da far marciare a pieno ritmo
l’intera struttura del Vittoriale. Al netto dell’intraprendenza nella gestione,
Guerri è riuscito a far cambiare la percezione corrente nei confronti di
Gabriele d’Annunzio. «Un personaggio modernizzatore e non decadente — afferma,
convinto —. Un uomo rinascimentale non un padre del fascismo. Finalmente, il
Poeta è visto più come un contemporaneo piuttosto che un polveroso “oggetto” da
antologia. Lo hanno capito anche gli insegnanti che accompagnano gli allievi in
visita al Vittoriale. Ogni anno, sono moltissimi». Un’occasione di festa sarà
sabato per l’inaugurazione nel parco dannunziano di nuove opere di arte
contemporanea .
Ho cercato l’armonia è il
titolo dell’evento durante il quale il parco si arricchirà di nuove sculture,
bassorilievi, fotografie donate da artisti come Ugo Riva, Girolamo Ciulla,
Federico Severino, Michela Benaglia, Dario Tironi e Cesare Inzerillo.
http://www.corriere.it/cultura/17_marzo_08/gabriele-d-annunzio-vate-poeta-vittoriale-gardaland-giordano-bruno-guerri-155ee114-0422-11e7-9858-d74470e8bbec.shtml
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