Una salita con la
funicolare al ‘Piazzo’ e poi una passeggiata primaverile attraverso i vicoli e
le piazzette di quella che un tempo si chiamava ‘Biela Auta’, ovvero Biella
Alta (come Bergamo di sotto e di sopra), conduce al prestigioso Palazzo Gromo
Losa. Qui l’elegante accoglienza porta alla sala Auditorium, a trascorrere una
vivace serata tra musica, arte e parola.
Massimiliano Genot – Pianoforte
Licia Di Pillo – attrice
Dalla ‘Totentanz’
Franz Liszt, parafrasi sul dipinto “Il Trionfo della Morte” della maestro
Buffalmacco incisivamente proposta dal vigoroso quanto sensibile pianista Massimiliano Genot, attraverso un
intreccio tra arte e musica il gradevole concerto si è concluso con dolcezza
con la Suite da ‘Lo schiaccianoci’ – Valzer dei Fiori di Tchaikovsky.
I brani ispirati al
quadro ‘Sposalizio della Vergine’ di Raffaello Sanzio piuttosto che “l’Inno al Papa” o “A la
Chappelle Sistine” sono stati intervallati dalla fresca voce di Licia di Pillo che con accorte
modulazioni ha raccontato, leggendo dal Vasari, di Michelangelo Buonarroti,
piuttosto che del Papa Giulio secondo.
Momento
particolarmente toccante è risultato il melologo a cura dei due artisti
sull’opera “Il Pensieroso” di Franz Liszt, dedicata al monumento funebre di
Giuliano de Medici.
La carica emotiva e la
freschezza della Di Pillo hanno creato un valore aggiunto ricco di sfumature
dolci seppur sovente ironiche quanto divertenti. Padronanza della scena e
sicurezza interpretativa sono risultate il tratto evidenziante la parte vocale
del concerto.
Genot si è
riconfermato professionista di alto livello che riversa sulla tastiera la sua
passione per la musica e per la bellezza; la grande tecnica sommata
all’indiscussa sensibilità creano un insieme di forza poetica e brillantezza
stilistica che senza dubbio affascina.
La Musica vince
sempre.
Renzo Bellardone
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