21 novembre 2021
Chi teme ancora la parola
CULTURA o teme di annoiarsi ad assistere a certe performance, dovrebbe
provare a superare i propri preconcetti
e diventare curioso; la curiosità porterebbe forse ad assistere a spettacoli
colti ed al tempo stesso ameni e festosi.
Regia Luis Ernesto Doñas
Scene Angelo Sala
Costumi Maykel Martinez
Coreografie Laura Domingo
Lighting design Fiammetta Baldiserri
Drammaturgo Stefano Simone Pintor
Assistente alla regia Vanessa Codutti
Assistente alle scene Denia Gonzalez
Assistente alle luci Emanuele
Agliati
Orchestra Donizetti
Opera
Coro dell’Accademia Teatro alla Scala
Maestro del Coro Salvo Sgrò
La Marquise de
Berkenfield Adriana Bignagni Lesca
Sulpice Paolo Bordogna
Tonio John Osborn
Marie Sara Blanch
La Duchesse de Krakenthorp Cristina Bugatty
Hortensius Haris Andrianos
Un caporal Adolfo Corrado
Un paysan Andrea Civetta
Percussioni Ernesto
López Maturell
Vocal coach Edwige
Herchenroder
Coach linguistico per il coro Alexandre Dratwicki
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti in coproduzione con il Teatro Lírico Nacional de Cuba
All’ouverture i mimi
fingono di ritoccare il nuovo fondale del Donizetti, portando immediatamente
un’ondata di gioiosa freschezza in sala nel pieno intento dell’opèra comique.
I personaggi sono davvero simpatici e gli interpreti li hanno impersonatial meglio, assecondati da un insieme ricco di tecnica, semplicità e festosa esultanza.
La Marquise de
Berkenfield è interpretata comicamente
autorevole dalla simpatica ed energica Adriana
Bignani Lesca che ha espresso una importante interpretazione attoriale
assecondata dalla voce di un bel colore scuro ed ambrato e timbro
ragguardevole. Paolo Bordogna ha realizzato un Sulpice divertente e da
grande interprete qual’è, senza mai eccedere offre la sua inconfondibile tonalità e gradevole
colorazione. John Osborn, applauditissimo Tonio, è stato brillante e
generoso nei do di petto che hanno appassionato talmente il pubblico da indurlo
a concedere il bis a scena aperta. Caricaturale assai Cristina Bugatty
nei panni di una duchessa di Krakenthorp...veramente esilarante! Haris
Andrianos-Horensius, Adolfo Corrado-un caporal e Andrea Civetta-un
paysan sono stati buoni interpreti nei rispettivi ruoli dando un bell’impulso
alla riuscita anche emozionale dello spettacolo. Nel titolo del ruolo, Marie,
figlia del reggimento è la deliziosa Sara Blanch la quale,
accattivante, ha ben disegnato il
personaggio con vivacità interpretativa, e cura nel fraseggio ed emissione
brillante, che non si è certamente risparmiata!
La direzione dell’orchestra
è condotta dal giovane Michele Spotti che ha colto il sentimento intrinseco
della vicenda nel pieno rispetto vivido della scrittura. Il coro coloratissimo
e composto da artisti decisamente bravi, insieme all’agile percussionista Ernesto Lopez
Maturell, in scena hanno compiuto
l’opera registica di Luis Ernesto Donas:
senza invenzioni o colpi di scena, la regia si è mossa sui sicuri binari
della tranquillità, ma divertente ed a tratti esilarante, quindi riuscita.
Le scene di Angelo Sala, hanno colpito per la semplicità, e per il gusto che hanno coadiuvato l’efficacia, come i colorati costumi di Maykel Martinez affiancate dalle vivaci coreografie di Laura Domingo.
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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