Il 13 maggio, a Cannes
2018, è il giorno di Lazzaro felice di Alice Rohrwacher. In programma ci
sarebbe anche un giapponese quotatissimo (Shoplifters di Kore-Eda Hirokazu) e
anche lui in concorso per la Palma d’Oro. Ma non c’è storia: il film del giorno
è Lazzaro felice di Alice Rohrwacher.
Alice Rohrwacher (37 anni).
in gara per la Palma d’Oro di Cannes 2018 con ‘Lazzaro felice’. Foto LaPresse
È così perché, ancora prima
che Cannes 2018 cominciasse, l’Hollywood Reporter ha azzardato un classifica
dei film preferiti dei giurati. Attribuendo alla presidenta Cate Blanchett
proprio il film della regista italiana.
Aggiungete che il Delegato
Generale del Festival di Cannes, Thierry Fremaux, già in conferenza stampa
aveva anticipato che il concorrente che più l’aveva
sorpreso/meravigliato/ipnotizzato era il film di Alice Rohrwacher.
La quale, il suo terzo
film, lo racconta così, con tutta la sua abituale poesia e tenerezza, tra il
bucolico e il fiabesco/surreale: Lazzaro felice è la storia di una piccola
santità senza miracoli, senza poteri o superpoteri, senza effetti speciali: la
santità dello stare al mondo e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente
credere negli altri esseri umani.
Racconta la possibilità
della bontà, che gli uomini da sempre ignorano, ma che si ripresenta e li
interroga come qualcosa che poteva essere e non abbiamo voluto.
Guardate tra l’altro il
nuovo poster ufficiale. Disegnato. Coi colori pastellati. Quasi un fauve
acquarellato… Ha qualcosa di magico… Come magico era vedere, sullo schermo di
Le meraviglie, Monica Bellucci trasformata in “fata bianchina”…
Successe a Cannes, nel
2014. Alice c’era tornata, dopo l’esordio (in contemporanea a Cannes e nel
cinema lungo e di finzione) con Corpo celeste (2011). Alla fine la premiarono
col Gran Premio della Giuria. Teniamo le dita incrociate…
E intanto godiamoci il
trailer, il nuovo poster di un film la cui storia, nelle note di regia, la
regista/autrice racconta così: “È la storia di Lazzaro, un contadino che non ha
ancora vent’anni ed è talmente buono da poter sembrare stupido. Con lui c’è
Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione. È la storia di
un’amicizia.
Un’amicizia che nasce vera,
nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è
la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le
conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella
città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi”.
Un po’ sembra Novecento di
Bernardo Bertolucci, ma riletto da Alice e dalla sua immaginazione. E visione.
Un po’ ti fa ripensare, con
tutte le dovute differenze, a Ermanno Olmi e ai suoi contadini. L’albero degli
zoccoli, nel 1978, vinse la Palma d’Oro… E il regista è morto il giorno prima
dell’ouverture di Cannes 2018, il 7 maggio scorso.
Nel cast di Lazzaro felice
ci sono: Adriano Tardiolo, Luca Chikovani, Nicoletta Braschi, Alba Rohrwacher,
Agnese Graziani, Sergi Lopez, Tommaso Ragno, Natalino Balasso, Pasqualina
Scuncia, Carlo “Carletto” Tarmati… L’uscita in sala è prevista per il 31
maggio.
Il 19 maggio Cate Blanchett
consegnerà la Palma d’Oro di Cannes 2018. Speriamo che l’Hollywood Reporter
abbia azzeccato le previsioni…
https://www.amica.it/2018/05/10/cannes-2018-perche-lazzaro-felice-parte-in-pole-position/
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