Come
volevasi dimostrare. I rosiconi (coerenti!) continuano a snobbarlo, ma La
Grande Bellezza di Paolo Sorrentino entra nella cinquina dei
finalisti agli Oscar e riaccende la speranza di una vittoria dell’Italia a
Hollywood che manca da 15 anni. L’ultima volta che una film made in Italy
ha ottenuto la statuetta è stata nel 1999 (Roberto Benigni per La vita
è bella, molto più politically correct). Con buona pace di quelli che si
ostinano a ribadire che, a trionfare, è solo l’Italia bella di notte piena di
cialtroni e di cafoni, stereotipata e famosa all’estero. Come dire: la versione
riaggiornata di pizza e mandolino. Rimasta senza premi a Cannes, vittoriosa
agli European Film Awards, la pellicola del regista napoletano aveva ricevuto
qualche giorno fa anche la nomination ai Bafta, i British Academy Film Awards,
come miglior film non in lingua inglese mentre in Spagna è in lizza per il Goya
come miglior film europeo. A questi riconoscimenti si è poi aggiunto
quello della critica straniera accreditata a Hollywood e, naturalmente, il
Golden Globe. Negli Usa il film è stato molto apprezzato: ha raggiunto il
milione di dollari di incasso e lo scorso 10 gennaio è stato presentato anche
al Festival di Palm Springs. Sicuri che vogliamo continuare a darci mazzate con
le nostre stesse mani?
Gli altri quattro titoli in corsa per la prestigiosa statuetta insieme al film con Toni Servillo The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen (Belgio), The Missing Picture di Rithy Panh (Cambogia); The Hunt di Thomas Vinterberg (Danimarca);Omar di Hany Abu-Assad (Palestina). Le pellicole che erano nella short list e sono state escluse dalla corsa agli Oscar sono invece: An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanovic (Bosnia Erzegovina); Two Lives di Georg Maas (Germania);The Grandmaster di Wong Kar-wai (Hong Kong); The Notebook di Janos Szasz (Ungheria). I concorrenti più temibili? The Hunt e The Broken Circle Breakdown.
Altre
nomination assolutamente degne di nota, oltre a quella che, da italiani, ci
riguarda, quelle di American Hustle diretto da David O. Russell (in programmazione
nelle sale italiane) e di Gravity, di Alfonso Cuaron: ben dieci. Seguono 12 anni schiavo (9), Dallas Buyers Club, Nebraska e Captain
Phillips (6), The Wolf of Wall Street ed Her (5), Philomena (4).Gli altri quattro titoli in corsa per la prestigiosa statuetta insieme al film con Toni Servillo The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen (Belgio), The Missing Picture di Rithy Panh (Cambogia); The Hunt di Thomas Vinterberg (Danimarca);Omar di Hany Abu-Assad (Palestina). Le pellicole che erano nella short list e sono state escluse dalla corsa agli Oscar sono invece: An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanovic (Bosnia Erzegovina); Two Lives di Georg Maas (Germania);The Grandmaster di Wong Kar-wai (Hong Kong); The Notebook di Janos Szasz (Ungheria). I concorrenti più temibili? The Hunt e The Broken Circle Breakdown.
La cerimonia di premiazione , condotta da Ellen Degeneres, si terrà il 2 marzo.
Ecco tutte le nomination annunciate dall’Academy
Miglior film. Sono candidati al premio Oscar 2014 per miglior film 12 anni
schiavo,Gravity, American Hustle, Captain Phillips, The
Wolf of Wall Street, Nebraska,Dallas Buyers Club, Her, Philomena.
Miglior sceneggiatura originale: American Hustle, Blue Jasmine,
Her, Nebraska, Dallas Buyers Club.Miglior attore: Matthew McConaughey, Chiwetel Ejiofor, Leonardo DiCaprio, Bruce Dern, Christian Bale.
Miglior attore non protagonista: Jared Leto, Michael Fassbender, Bradley Cooper, Barkhad Abdi, Jonah Hill.
Miglior attrice protagonista: Cate Blanchett, Judi Dench, Sandra Bullock, Amy Adams, Meryl Streep.
Miglior attrice non protagonista: Sally Hawkins, Jennifer Lawrence, Lupita Nyongo, Julia Roberts, June Squibb.
Miglior film d’animazione: Frozen, The Croods, The Wind Rises, Despicable Me 2, Ernest & Celestine.
Miglior documentario: The Act of Killing, The Square, Cutie and the Boxer, Dirty Wars, 20 Feet From Stardom
Miglior regia: Alfonso Cuaron, Steve McQueen, David O. Russell, Martin Scorsese, Alexander Payne
Miglior canzone: Happy di Despicable Me 2, Let It Go di Frozen, The Moon Song di Her, Ordinary Love di Mandela; Alone Yet Not Alone
Miglior colonna sonora originale: John Williams per The Book Thief, Steven Price per Gravity, William Butler e Owen Pallett per Her, Alexandre Desplat per Philomena, Thomas Newman per Saving Mr. Banks
Miglior fotografia: Philippe Le Sourd per The Grandmaster, Emmanuel Lubezki per Gravity, Bruno Delbonnel per A proposito di Davis, Phedon Papamichael per Nebraska, Roger A. Deakins per Prisoners
Migliori costumi: Michael Wilkinson per American Hustle, William Chang Suk Ping per The Grandmaster, Catherine Martin per Il grande Gatsby, Michael O’Connor per The Invisible Woman, Patricia Norris per 12 anni schiavo
Miglior trucco: Dallas Buyers Club (Adruitha Lee e Robin Mathews), Jackass: Nonno cattivo (Stephen Prouty); The Lone Ranger (Joel Harlow e Gloria Pasqua-Casny)
Migliori effetti speciali: Gravity (Tim Webber, Chris Lawrence, Dave Shirk e Neil Corbould); The Hobbit: The Desolation of Smaug (Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton e Eric Reynolds); Iron Man 3 (Christopher Townsend, Guy Williams, Erik Nash e Dan Sudick); The Lone Ranger (Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams e John Frazie); Star Trek Into Darkness (Roger Guyett, Patrick Tubach, Ben Grossmann and Burt Dalton)
Miglior scenografia: American Hustle – L’apparenza inganna, Gravity, Il grande Gatsby, Her, 12 anni schiavo
Miglior montaggio: American Hustle – L’apparenza inganna, Captain Phillips, Dallas Buyers Club, Gravity, 12 anni schiavo
Miglior mixaggio: Captain Phillips, Gravity, Lo Hobbit: la desolazione di Smaug, A proposito di Davis, Lone Survivor
Miglior montaggio sonoro: All is lost, Captain Phillips, Gravity, Lo Hobbit – la desolazione di Smaug, Lone Survivor
Miglior documentario cortometraggio: CaveDigger di Jeffrey Karoff, Facing Fear di Jason Cohen, Karama Has No Walls di Sara Ishaq, The Lady in Number 6: Music Saved My Life di Malcolm Clarke e Nicholas Reed, Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall di Edgar Barens
Miglior cortometraggio animato: Feral di Daniel Sousa e Dan Golden, Get a Horse! di Lauren MacMullan e Dorothy McKim, Mr. Hublot di Laurent Witz e Alexandre Espigares, Possessions di Shuhei Morita, Room on the Broom di Max Lang e Jan Lachauer
http://eccefilm.max.gazzetta.it/author/eriggi/
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