domingo, 25 de noviembre de 2018

PALAZZO FORTUNY. AUTUNNO AL FORTUNY MUSEI CIVICI VENEZIA


 Ha sede nell'omonimo palazzo di campo San Beneto, trasformato da Mariano Fortuny nel proprio atelier di fotografia, scenografia e scenotecnica, creazione di tessili, pittura: di tutte queste funzioni limmobile ha conservato ambienti e strutture, tappezzerie, collezioni.. Visitabile complessivamente su quattro piani di grande suggestione, ospita attività espositive sempre profondamente collegate allo spirito  di Fortuny e alle sue attitudini eclettiche alla ricerca e alla sperimentazione.

https://youtu.be/tPdAvVxr_sI

Palazzo Fortuny, in Campo San Beneto, Venice, was transformed by Mariano Fortuny into his own atelier of photography, set-design, stagecraft, fabric-creation and painting: the rooms and spaces in the building still testify to all these activities, with tapestries and various collections. Four floors can be visited, and the museum hosts exhibitions closely connected to the spirit of Fortuny and his eclectic research and experimental interests.


AUTUNNO AL FORTUNY. FutuRuins. Il corpo e la pietra Mostra Mostra 14 dicembre 2018 – 24 marzo 2019 Venezia, Palazzo Fortuny L’estetica delle rovine è elemento cruciale nella storia della civiltà occidentale: simboleggia la presenza del passato, ma allo stesso tempo contiene in sé la potenzialità del frammento. La rovina, infatti, non è mai neutra: contesa tra natura e cultura, sospesa tra distruzione e ricostruzione, è immersa nel fluire del tempo e allo stesso tempo è tesa verso l’eternità. Essa viene dal passato, conferisce ricchezza di senso al presente, dona consapevolezza ai progetti futuri. Cronologicamente la mostra cercherà di spaziare nei secoli per punti salienti, in modo da dare un’idea della complessità storica del concetto: dalle prime mitologie della distruzione, effetto dell’ira divina (la Torre di Babele, Sodoma e Gomorra…), fino al “terrorismo iconoclasta” di Palmira, includendo l’antico Egitto, l’antichità grecoromana,l’“instauratio Romae”, la “ruine du Louvre”, le distruzioni belliche del secolo scorso, le macerie delle Twin Towers. Il crollo delle architetture evoca la decadenza della civiltà che le ha prodotte, così il parallelo edificio-corpo è l’elemento rivelatore che, se da un lato rimanda alla caducità della vita umana e alla corruzione dei corpi, dall’altro apre al concetto di ciclicità: all’alternarsi nella storia di crisi e rinascite. Anche oggi la contemplazione delle rovine può essere fonte di una nuova consapevolezza per chi nei suoi confronti eserciti da una parte la memoria e dall’altra la progettualità. 

 Mostra promossa con Museo Statale Ermitage, San Pietroburgo In collaborazione con Ermitage Italia A cura di Daniela Ferretti, Dimitri Ozerkov con Dario Dalla Lana

http://fortuny.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/futuruins/2018/02/17637/il-corpo-e-la-pietra/

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