E’ morto questa
mattina nella sua casa di Roma Bernardo Bertolucci. Il celebre regista aveva 77
anni.
Vincitore di due
Oscar nel 1988 per “L’ultimo imperatore”, era malato da tempo. Il regista si è
spento circondato dall’affetto dei familiari.
Bertolucci è stato
autore di capolavori indimenticabili come “Ultimo tango a Parigi”, “Novecento”
e “L’ultimo imperatore”, appunto. Un maestro in grado di toccare l’anima delle
persone ma anche di influire sulla società con le sue opere che sono riuscite a
infrangere diversi tabù.
Bertoloucci nacque
il 16 marzo del 1941, a pochi passi dalla tenuta in cui viveva Giuseppe Verdi.
L’opera del celebre compaesano lo influenzerà in tutti i suoi film, dove si
intrecciano spesso i temi dell’amore e della morte tipici del melodramma
romantico. A 15 anni la famiglia si trasferì a Roma. In quegli anni il futuro
regista pubblicò la sua prima raccolta di poesie dal titolo “In cerca del
mistero” (premio Viareggio opera prima nel ’62) e entrò in contatto con Pier
Paolo Pasolini. Fu suo assistente nella pietra miliare “Accattone”, ottenendo
inoltre proprio da Pasolini il suo primo incarico da regista nel 1963 con “La
commare secca”.
Il successo del film
gli consentì di ripetersi nel 1964 con “Prima della rivoluzione”. Insieme a
Sergio Leone e Dario Argento, Bertolucci firmò la sceneggiatura di “C’era una
volta il West” e fu proprio il padre degli spaghetti western ad insegnargli
l’uso della cinepresa come occhio privilegiato di un rito collettivo.
Appassionato di
cinematografia francesce, scelse la capitale francese come set di “Ultimo tango
a Parigi”, atto d’amore per la Nouvelle Vague. Per il film ottenne la
collaborazione di Marlon Brando, mentre per la protagonista femminile scritturò
la sconosciuta Maria Schneider. Il film scandalizzò il mondo intero per le sue
immagini forti, che valsero al regista un processo e una condanna in patria
(gli ritirano per cinque anni il diritto di voto), oltre al il rogo simbolico
delle copie del film.
Bertolucci portò poi
Robert De Niro, Burt Lancaster e Sterling Hayden nella pianura padana,
travestendo Donald Sutherland da fascista al fianco della musa Laura Betti.
Sono queste le basi di “Novecento”, cui seguirono il leggendario “Ultimo
Imperatore” (premiato con ben nove Oscar nel 1987), “Il te nel deserto” (1990)
e “Piccolo buddha” (1993).
Nel 2003 torna sul
tema dell’utopia con “The Dreamers”. L’ultimo film di Bernardo Bertolucci è “Io
e Te” del 2012, tratto dal romanzo di Nicolò Ammanniti.
http://www.bergamosera.com/cms/2018/11/26/morto-bernardo-bertolucci-lutto-nel-cinema/
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