Angelo Federici
Matteo Salvini accelera e cala il sipario
sull'esperienza di governo con il Movimento 5 Stelle: "Inutile andare
avanti a colpi di no e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani
hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di 'Signor No'".
I rimpasti di governo non c'entrano nulla. Il punto è che governare così è
impossibile. Le differenze sono troppe e riguardano l'economia, la politica
interna e pure quella estera. Ma, soprattutto, riguardano il fatto che il
Movimento 5 Stelle si è trasformato nel partito del no, incapace di comprendere
ciò di cui il Paese ha bisogno (vedi il caso Tav).
"Non vogliamo rimpasti o governi tecnici:
dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le
elezioni", fa sapere Salvini che poi prosegue: "L’ho ribadito oggi al
presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è
più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav e dai ripetuti insulti a
me e alla Lega da parte degli 'alleati', e restituiamo velocemente la parola
agli elettori".
Parole che hanno fatto infuriare il presidente
del Consiglio, Giuseppe Conte che, in nottata, ha risposto per le rime al
vicepremier: "Non spetta al ministro dell'Interno convocare le Camere, né
decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono altri attori
istituzionali. A lui spetterà spiegare al Paese le ragioni che lo inducono a
interrompere l'azione del governo". A non andare giù al premier è la
definizione di governo del "no": "Non permetterò più di
alimentare la narrativa di un governo che non opera. Questo governo ha sempre
parlato poco e lavorato molto. Questo governo non era in spiaggia. Non
accetterò che venga sminuita la dedizione con cui ministri, viceministri,
sottosegretari, insieme a me, hanno lavorato".
Ma ormai c'è ben poco da fare. L'esperienza
del governo giallo-verde sembra ormai conclusa come aveva profetizzato - con un
certo tempismo - Steve Bannon, tra i primi a promuovere questa alleanza e lo
stesso Conte non può far altro che sentire i presidenti di Camera e Senato. E,
in quella che sembra essere una notte dei lunghi coltelli, Conte tira una
stilettata a Salvini: "Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato
molto. Non era in spiaggia". Per il presidente del Consiglio, inoltre,
Salvini avrebbe deciso di staccare la spina con il solo scopo di capitalizzare
il consenso degli italiani. Per questo - fa sapere Conte durante la conferenza
stampa - si premurerà di fare in modo che questa sia la crisi più trasparente
dell'età repubblicana...................
http://www.ilgiornale.it/news/politica/governo-salvini-cala-sipario-non-c-pi-maggioranza-1738227.html
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