Il programma di sala recita: “Composto tra il
1919 e il 1920, il “balletto con canto” Pulcinella di Stravinskij viene
comunemente iscritto al periodo neoclassico del compositore russo. Ispirato a
temi che all’epoca si attribuivano a Pergolesi, l’autore rielabora con la sua
straordinaria capacità di orchestrazione un linguaggio musicale settecentesco,
plasmandolo con i colori e la ricchezza ritmica che gli sono propri. Un cast di
eccezione, Frittoli, Marsiglia, Ulivieri,
guidati da Gianandrea Noseda con
l’Orquesta
de Cadaques, sono i
protagonisti di questa serata preziosa, che si completa con un concerto
mozartiano interpretato dallo straordinario pianista francese Pierre-Laurent
Aimard. Scritto nel
1786, il n. 25 KV 503 è uno dei concerti più celebri ed eseguiti
del genio salisburghese, adatto a mettere in luce virtuosismo solistico e
interazione tra pianoforte e orchestra.”
W.A. MOZART, Concerto per pianoforte e
orchestra K. 503
I. STRAVINSKIJ, Pulcinella (integrale)
I. STRAVINSKIJ, Pulcinella (integrale)
Barbara Frittoli, soprano
Francesco Marsiglia, tenore
Nicola Ulivieri, basso
Pierre-Laurent Aimard, pianoforte
Orquesta de Cadaqués
Gianandrea Noseda, direttore
Francesco Marsiglia, tenore
Nicola Ulivieri, basso
Pierre-Laurent Aimard, pianoforte
Orquesta de Cadaqués
Gianandrea Noseda, direttore
Il concerto inaugurale di un Festival è sempre un momento
importante per la manifestazione e conscio di questa valenza il Maestro Gianandrea Noseda, direttore artistico
dello Stresa Festival, sceglie di dirigere alla prima serata. Il programma è
apparentemente non filologico, ma anche oltre l’esposizione di Noseda, circa le
maschere utilzzate da Mozart e a Stravinskji che uniscono i due compositori
seppure temporalmente distante, l’ascolto cancella le perplessità per portare
all’affascinamento di bellezze contrapposte.
La direzione di Noseda, pare ogni volta più coinvolgente
della precedente e potrebbe anche essere, ma credo che sia talmente bravo che
sa esaltare quale unicità ogni partitura che legge e dirige, portandola a
livelli assolutamente fantastici e fantasiosamente arricchenti. Molto amato dal
suo pubblico è sempre accolto con entusiasmo e rispettato, così come lui ama e
rispetta il pubblico offrendo altissima qualità.
Per il concerto n. 25 in do maggiore K503 di Mozart al
pianoforte siede l’artista residente del festival Pieree-Laurent Aimard, che molti spettatori, me compreso, hanno
ascoltato per la prima volta. Mi ricordo quando alla presentazione del
programma dell’edizione 2019 del Festival il Maestro Noseda aveva parlato del
pianista con toni di assoluto rispetto ed apprezzamento e, dopo poche note al
pianoforte, tutto il pubblico si è convinto di quanta bravura esprime: tocco
elegante e sicuro, mai eccessivo e sempre fortemente coerente trae
emozioni che trasferisce agli animi ascoltanti.
La seconda parte vede impegnati nel canto dei brani di
Pulcinella, il tenore Francesco
Marsiglia ben impostato e bel fraseggio, l’affermato soprano Barbara Frittoli con voce sempre
avvolgente e dai bei colori, ospite abituale del Festival, come il basso Nicola Ulivieri dal timbro profondo e
grande carica interpretativa. Molto apprezzato l’intero balletto con canto stravinskjiano
e troppo simpatico il terzetto –proposto come bis- dalle nozze di Figaro a
ricollegare con la prima parte: con voce prorompente entra inaspettato Ulivieri
seguito da Frittoli e Marsiglia che creano uno spaccato dalle ‘Nozze’ con toni
vivaci e divertenti.
La Musica vince sempre
Renzo
Bellardone.
No hay comentarios:
Publicar un comentario