lunes, 13 de enero de 2020

“OKLAHOMA!” TEATRO COCCIA NOVARA – 11 GENNAIO 2020


Che meraviglia il riscoprire I capolavori teatrali di un sacco di anni fa! Oklahoma di Rodgers & Hammerstein valse loro uno speciale Premio Pulitzer® nella categoria “Special Awards And Citations nel 1944 ed è stata una delle pietre angolari da cui poi sono scaturiti un sacco di musical di successo. Di Oklahoma è giusto ricordare che La produzione originale di Broadway debuttò il 31 marzo 1943. Fu un grande successo e tenne il cartellone per 2.212 recite, fatto mai accaduto fino ad allora!



Musica Richard Rodgers
Libretto Oscar Hammerstein II
Libretto e liriche italiane Andrea Ascari
Regia Luca Savani
Direzione musicale Sandro Torriani
Direzione vocale Andrea Ascari
Coreografie Ilaria Suss
Scene Simona Venkova e Alessia Barban
Luci Ivan Pastrovicchio
Suono Donato Pepe
Orchestra Associazione Spazi Musicali – Travagliato (Brescia)
Allievi Attori e Registi della STM – Scuola del Teatro Musicale
Allievi del Corso di Perfezionamento Post Diploma della STM – Scuola del Teatro Musicale
Produzione Fondazione Teatro Coccia in collaborazione con STM – Scuola del Teatro Musicale

Curly Davide Torlai
Laurey Camilla Nannicini
Zia Eller Marcella Jo Pirillo
Jud Fry Daniele Bacci
Ado Annie Carnes Federica Caccuri
Ali Hakim Mirco Guarino
Will Parker Fabio Crivellari
Gertie Cummings Irene Alfonsi
Ellen Alice Bellora
KateMartina Boselli
Vivian Giulia Pignocchino
Mrs. Andrea Carnes Laura Grosso
Ike Skidmore Marco Ceotto
Fred Kevin Magrì
Slim Tommaso Nannicini
Virginia Rachele Leotta
Cord Elam Christian Pascolutti
Ensemble Claudia Bernardi, Jesus Bucarano Dousat, Giovan Battista Calandra, Erica Camiolo, Alessio Cioni, Neethu Conti, Martina Dulio, Giulia Facchetti, Eleonora Fasano, Linda Fornari, Federica Giudici, Siria Giraldo, Luca Laconi, Giorgia Lazzara, Enea Lorenzoni, Gaia Marassi, Gerlando Marco Orlando, Matteo Pilia, Francesco Pizzeghello, Asia Giulia Quarta, Yvette Queirolo, Chiara Romagnoli, Ilaria Tonali, Chiara Valli, Patrick Zanetta



Ancora una volta la direzione del Coccia dice ‘largo ai giovani’ e da spazio ai talentuosi attori del Corso Triennale per Attori della STM – Scuola del Teatro Musicale, con un cast totale di 42 interpreti, insieme all’orchestra di 60 elementi dell’Associazione Spazi Musicali diretta dal M° Sandro Torriani.
La regia è di Luca Savani, diplomato STM, le coreografie di Ilaria Suss e la direzione vocale di Andrea Ascari. Le scene saranno di Alessia Barban e Simona Venkova, allieve dell’Hdemia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.
La storia è quella dell’amore tra il cowboy Curly McLain che durante un’asta benefica venderà tutto pur di accaparrarsi la preferenza dell’amata Laurey Williams; come nelle migliori scritture giunge a disturbare l’idillio  il minaccioso Jud Fry, contadino nella fattoria di Laurey e da qui un susseguirsi di vicende che porteranno alla tragica fine di quest’ultimo.
Musica, canzoni, parole e danza sono parte della trama e armoniosamente assemblate creano uno spettacolo a volte divertente ed a volte riflessivo.
Gradevole la regia del giovane Luca Savani che non lascia ‘vuoti di palcoscenico’ o inutili immobilità in un musical d’azione; movimento sorretto dalle azzeccate coreografie di Ilaria Suss che sanno ricreare l’atmosfera del saloon e del West che tutti immaginiamo, incastonate nelle scene essenziali, ma assolutamente efficaci e pertinenti di Alessia Barban e Simona Venkova.


La direzione della favolosa orchestra dell’Associazione Spazi musicali è affidata alla vivace bacchetta di Sandro Torriani: dal rullo di tamburi iniziali in un crescendo sonoro si sviluppa la narrazione musicale che mantiene l’equilibrio della vivacità e della brillantezza con l’attenzione alle atmosfere ed a quanto il pubblico eterogeneo si attende.
Le luci sono molto ben disegnate da Ivan Pastrovicchio il quale tende a sfumature di fondo con l’esaltazione vivida di alcuni particolari.
Per quanto riguarda gli interpreti posso credere che ce l’abbian messa tutta, esprimendomi quasi gergalmente ed il risultato complessivo è accattivante, sottolineato dalle espressioni di plauso continuo da parte del pubblico. Gli eclettici interpreti sono tutti giovani ed atletici ed  hanno dato buona prova nelle danze e parimenti nei dialoghi, mentre il canto forse non è sempre al top, ma in ogni caso piacevole.  Le diverse trovate di movimento hanno mantenuto vivace la platea affascinata da questa riedizione moderna, ma dal sapore ed elementi della tradizione dell’immaginario West.

La Musica vince sempre
Renzo Bellardone

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