Alla vigilia della celebrazione
del Giorno della Memoria, il Teatro Regio con elegante sensibilità , prima
della rappresentazione sceglie di proporre un intervento condotto dal
Sovrintendente Sebastian Schwarz che intervista
il direttore di Violanta, ovvero Pinchas Steinberg. Questi narra di aver
scoperto la tragedia dell’olocausto a cinque anni, quando trova la mamma in
lacrime e disperazione totale per aver scoperto dopo tempo, che la sua famiglia
di cui aveva perso le tracce, era stata completamente distrutta in campo di
sterminio, dalla furia nazista. Schwarz invece crea un filo d’unione tra
olocausto, foibe e la situazione immigrati di oggi; parla poi di Korngold,
l’autore ebreo di Violanta che lasciò la sua terra per sfuggire alle
persecuzioni naziste, così come i deportati ed i perseguitati lasciano la loro
terra per costrizione.
Opera in un atto
Libretto di Hans Müller
Musica di Erich Wolfgang Korngold
Prima esecuzione in Italia
Libretto di Hans Müller
Musica di Erich Wolfgang Korngold
Prima esecuzione in Italia
Violanta Annemarie Kremer
Simone Trovai Michael Kupfer-Radecky
Alfonso Norman Reinhardt
Giovanni Bracca Peter Sonn
Bice Soula Parassidis
Barbara Anna Maria Chiuri
Matteo Joan Folqué
Primo soldato Cristiano Olivieri
Secondo soldato Gabriel Alexander Wernick
Prima ancella Eugenia Braynova
Seconda ancella Claudia De Pian
Simone Trovai Michael Kupfer-Radecky
Alfonso Norman Reinhardt
Giovanni Bracca Peter Sonn
Bice Soula Parassidis
Barbara Anna Maria Chiuri
Matteo Joan Folqué
Primo soldato Cristiano Olivieri
Secondo soldato Gabriel Alexander Wernick
Prima ancella Eugenia Braynova
Seconda ancella Claudia De Pian
Orchestra e Coro del Teatro
Regio di Torino
Direttore Pinchas Steinberg
Maestro del coro Andrea Secchi
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Luci Andrea Anfossi
Assistente alla regia Matteo Anselmi
Assistente alle scene Lorenzo Mazzoletti
Assistente ai costumi Lorena Marin
Direttore dell’allestimento Pier Giovanni Bormida
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino
In occasione del Giorno della Memoria
Torino, 21 gennaio 2020
Direttore Pinchas Steinberg
Maestro del coro Andrea Secchi
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Luci Andrea Anfossi
Assistente alla regia Matteo Anselmi
Assistente alle scene Lorenzo Mazzoletti
Assistente ai costumi Lorena Marin
Direttore dell’allestimento Pier Giovanni Bormida
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino
In occasione del Giorno della Memoria
Torino, 21 gennaio 2020
Un atto unico, intenso sia
musicalmente che drammaturgicamente che narra di una scura vicenda durante un
carnevale a Venezia nel secolo XV. Tutto parte dal ricordo incombente di
Violanta circa la sorella, suicida dopo la seduzione subita dal figlio del Re
di Napoli. Le è in bilico tra l’amore per il marito e l’iniziale odio per
Alfonso che andrà a tramutarsi in amore assoluto fino a salvarlo dalla spada
del marito Simone cui lei, nel tempo dell’odio,
aveva chiesto di uccidere.
Erich Wolfgang Korngold
compose l’opera a soli diciassette anni su libretto di Hans Müller, prima di espatriare ad Hollywood e di fatto
divenire l’inventore delle musiched a film. In Violanta la musica è
immediatamente coinvolgente, fin dall’ouverture dove una sorta di contemporanea
solennità diviene incalzante nell’introdurre la vicenda.
Alla Prima italiana,
l’orchestra del Regio di Torino è diretta magnificamente da Pinchas Steinberg che sottolinea ogni
sfumatura ed estrapola colorazioni e toni davvero avvincenti: le emozioni della
tragicità avvinghiate a leggerezza sinfonica si dipanano in un evolversi di
struggenti immagini e sensazioni. La magistrale regia di Pier Luigi Pizzi, abbandona l’amato colore bianco e sceglie il
rosso quasi ad evocare bordelli di lusso anni venti. L’eleganza è innata in
Pizzi e la riversa ariosamente anche in questa produzione che vede un enorme
oblò a fondo palco da cui si intravedono gondole e si immaginano feste e
tragedie !
Annemarie Kremer è superbamente Violanta cui dedica il suo carisma
naturale ed imprime forte carica
passionale che si evolve con la vicenda; con un bel fraseggio rende
comprensibile il linguaggio tedesco e non si risparmia vocalmente.
Il baritono Michael Kupfer-Radecky è il militare
ruvidamente sospettoso nei confronti della moglie: bella timbratura e possente
interpretazione. “Sterben wollt ich oft”, è l’aria che connota Norman
Reinhardt, perfettamente in ruolo
anche grazie alla sua notevole presenza scenica. Anna Maria Chiuri, nel
breve ruolo della nutrice, espone il noto colore scuro e morbido al tempo
stesso.
Adeguato
sicuramente tutto il cast, di ottimo livello.
La
Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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