di Anna Maria Pasetti
Sarà un'edizione imponente,
talentuosa e glamour. Almeno dai nomi elencati sul programma oggi divulgato
alla conferenza ufficiale del festival che si terrà dal 31 agosto all’11
settembre
di Anna Maria Pasetti |
La 73ma Mostra
internazionale del Cinema di Venezia sarà imponente, talentuosa e glamour.
Almeno dai nomi elencati sul programma oggi divulgato alla conferenza ufficiale
del festival che si terrà dal 31 agosto all’11 settembre. Con Alberto Barbera
rinnovato alla direzione artistica dal presidente della Biennale Paolo Baratta,
l’intenzione è quella di restituire al pubblico festivaliero e non solo“un
cinema che non intende cedere le armi alla volgarità imperante, non si adegua
alle semplificazioni del prodotto ‘usa e getta’, non rinuncia ad essere
racconto del presente, divertissement intelligente, spettacolo per molti”.
Fatta questa premessa, ciò
che vedremo sarà un concorso prevalentemente a stelle&strisce, con ben 7 titoli
su 20 prodotti (o coprodotti) dagli USA: dall’apertura La La Land di Damien
Chazelle a The Light Between Oceans di Derek Cianfrance, da Nocturnal Animals
di Tom Ford a Arrival di Denis Villeneuve, da The Bad Batch di Ana Lili
Amirpour a due sicuri “gioielli” che portano la firma di Terrence Malick con il
documentario girato in 30 anni di vita, Voyage of Time, e del cileno Pablo
Larraìn con l’atteso Jackie su Jacqueline Kennedy. Quest’ultimo, in
particolare, è stato inserito tra i titoli concorrenti solo stanotte e infatti
appare in appendice al programma. Tali titoli porteranno al Lido da Hollywood e
dintorni uno stuolo di star che rispondono a Natalie Portman (Jackie), Ryan
Gosling ed Emma Stone (La La Land), Michael Fassbender e Alicia Vikander (The
Light Between Oceans), Amy Adams (Nocturnal Animals e Arrival), Jake Gyllenhaal
(Nocturnal Animals), Keanu Reeves e Jim Carrey (The Bad Batch). A questi si
aggiungeranno i colleghi non meno prestigiosi dal fuori concorso, in cui si
distinguono I magnifici 7, film di chiusura nonché remake del popolare western,
diretto da Antoine Fuqua con attori del calibro di Denzel Washington, Chris
Pratt ed Ethan Hawke, Hacksaw Ridge di Mel Gibson con Andrew Garfield e il già
annunciato Jude Law nella tunica del giovane pontefice diretto da Paolo
Sorrentino nella mini serie tv di HBO, The Young Pope.
Naturalmente il glamour (e
il talento) non mancherà anche dal Belpaese, in corsa per il Leone d’oro con la
consueta triade di titoli, che conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni:
Piuma del giovane anglo-pisano Roan Johnson, Questi giorni di Giuseppe Piccioni
con Margherita Buy e il documentario sull’immortalità Spira Mirabilis della
coppia milanese Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. Star fra le star, la nostra
Monica Bellucci è l’attesa protagonista di On The Milky Road di e con il
regista serbo di culto Emir Kusturica.
Anche dalla Francia sono
tre i concorrenti e rispondono a François Ozon (Frantz), Stephane Brizé (Une
Vie) ma soprattutto di Wim Wenders col tridimensionale Les Beaux Jours
d’Aranjuez che a questo giro batte bandiera transalpina. Anche l’America latina
è ben rappresentata a Venezia 73, forse reduce della prestigiosa eredità del
Leone d’oro 2015 vinto appunto da un film venezuelano (Desde Allà). Si affronteranno
dunque il messicano Amat Escalante (La región salvaje), gli argentini Mariano
Cohn e Gastòn Duprat (El ciudadano ilustre) e l’esordiente cileno Christopher
Murray con El Cristo ciego. In lizza infine a farsi giudicare dalla giuria
internazionale guidata dal britannico Sam Mendes anche Brimstone dell’olandese
Martin Koolhoven con Dakota Fanning e Guy Pearce, Rai del russo Andrei
Konchalovsky, e il mastodontico The Woman Who Left (226’) del talentuoso
filippino Lav Diaz. Facendo le somme geografiche, la Mostra di quest’anno si
presenta con molta America (Nord, Centro e Sud), l’usuale quota dall’Europa
(con Italia e Francia in pole position) e poca Asia (Filippine).
Tornando a casa nostra,
chiaramente l’Italia “veneziana” non si limita al trittico concorrente: numerosi e non meno attesi sono titoli,
autori e attori sparsi in programma da Gabriele Muccino che porta il suo nuovo
film L’estate addosso nella sezione Cinema nel Giardino a Kim Rossi Stuart con
il suo Tommaso (di cui è protagonista insieme a Jasmine Trinca e Cristiana
Capotondi) posto fuori concorso, da Francesco Munzi col documentario Assalto al
cielo (fuori concorso) fino a Michele Santoro, nell’eccezionali vesti di
regista col documentario Robinù in Cinema nel Giardino. In concorso a Orizzonti,
area dedicata alle opere di nuovi o più sperimentali registi, se la
vedranno la documentarista Federica Di
Giacomo (Liberami) e Michele Vannucci (Il più grande sogno).
Buona, se non ottima sulla
carta, anche l’offerta delle sezioni parallele e collaterali alla Mostra,
Settimana Internazionale della Critica e Venice Days – Giornate degli Autori.
La prima, interamente dedicata agli esordienti e quest’anno con una nuova
commissione selezionatrice guidata da Giona Nazzaro, spazierà per continenti
senza dimenticare il tricolore rappresentato dalla giovane regista torinese
Irene Dionisio (Le ultime cose). La seconda, ricca vetrina di proposte simile
alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes, punterà in termini nazionali sullo
struggente terzo film del napoletano Edoardo De Angelis (Indivisibili) sul caso
di due sorelle siamesi, sul debuttante
in lungo Marco Danieli (La ragazza del mondo) e sul grande autore e attore
cine/teatrale Pippo Delbono con il suo provocatorio Vangelo.
di Anna Maria Pasetti
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/28/mostra-del-cinema-di-venezia-2016-il-programma-completo-e-gli-italiani-in-concorso/2939788/
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