D’accordo che a Carnevale ogni
scherzo vale, ma in questo periodo carnascialesco al Coccia di Novara bisogna
andarci con l’antidoto, infatti dopo Donna
di Veleni ecco che porta in scena l’esilarante Arsenico e vecchi merletti con le due interpreti che rappresentano
una cospicua parte del teatro italiano del ‘900.
Di Joseph Kesserling
Con ANNA MARIA GUARNIERI e GIULIA LAZZARINI
Con ANNA MARIA GUARNIERI e GIULIA LAZZARINI
Traduzione di Masolino d’Amico
Martha Brewster Anna
Maria Guerrieri
Abby Brewster Giulia
Lazzarini
Giula Stone Maria
Alberta Navello
Teddy Brewster Mimmo
Mignemi
Mortimer Brewster Paolo
Romano
Jonathan Brewster Luigi
Tabita
Dottor Einstein Tarcisio
Branca
Reverendo Stone e Signor Spooner Bruno
Crucitti
Sig. Johnson- Tenente Rooney Francesco
Guzzo
Agente Mullihgan Daniele
Biagini
Agente Brophy Lorenzo
Venturini
Regia Geppy Gleijeses
liberamente ispirata alla regia di Mario Monicelli
Scene di Franco Velchi
Musiche Matteo
d’Amico
Artigiano della luce
Luigi Ascione
Produzione Gitiesse Artisti Riuniti
La scena è quella classica con
le due porte laterali, la scala centrale che porta alle camere del piano
superiore ed al centro il tavolino, dove le due amabili signore accolgono i
‘loro signori’, ovvero gli inquilini ai quali affittano le camere.
Sul tavolino, oltre ai
bicchieri di cristallo, talvolta compare una bottiglia di rosolio, la quale,
insieme alle due deliziose signorine Brewster diviene protagonista, anzi ‘la
protagonista’: si tratta infatti della bottiglia di rosolio, con cura
amalgamato con veleni, che le signorine servono appunto ai ‘loro signori’
quando li vogliono aiutare a lasciare questo mondo con il sorriso sulle labbra.
I cadaveri, ormai tredici, vengono seppelliti dal folle nipote Teddy nel canale
di Panama, ovvero nella cantina dell’abitazione. Un susseguirsi di situazioni
esilaranti trasformano il noir in un quadretto quasi ‘per bene’.
La Compagnia teatrale è
veramente abile nella recitazione, utilizzando tutte le tecniche possibili per
divertire il pubblico che infatti si diverte. I personaggi sono tutti ben
definiti e senza nulla di caricaturale riescono ad immergere lo spettatore in
una situazione quasi reale. Ovviamente non mancano alcune gags, sempre nel
totale buon gusto e senza esagerazioni, che rendono lo spettacolo decisamente
gradevole e le due ore ed un quarto filate e senza intervallo, scorrono sul filo
del divertimento.
Sinceramente ogni interprete
meriterebbe una nota di plauso ed una descrizione dell’interpretazione dei vari
personaggi, ma la presenza in scena di due pilastri del teatro italiano,
inevitabilmente catturano i consensi, anche in relazione alla loro età ed all’immutabile
se non migliorata capacità interpretativa. Si sta parlando di Giulia Lazzarini
e Anna Maria Guarnieri rispettivamente
nei ruoli di Abby e Martha.
Il tempo per loro,
artisticamente parlando, non pare
trascorso e con vitalità inaspettata utilizzano la camminata, l’apertura delle
porte con un colpo di sedere, i maliziosi sorrisini d’intesa, l’assoluta
freschezza interpretativa che portano ad assistere ad una rappresentazione
‘reale’, tanto sono credibili e convincenti.
La regia di Geppy Gleijeses è
ispirata alla prima di Mario Monicelli, che quelli della mia età ricordavano
perfettamente.
Un plauso!
Renzo Bellardone
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