Música por Ucrania
Dejemos que la música hable ahora más que nunca: música por la paz, música por Ucrania. Con motivo de los terribles acontecimientos que están sucediendo en Ucrania y del sufrimiento de millones de personas inocentes, el Círculo de Bellas Artes y la Universidad Autónoma de Madrid organizan este concierto solidario a beneficio de Cruz Roja Ucrania que ofrecerán diez artistas de distintas nacionalidades: Ucrania, Rusia, Bielorusia, España, Holanda, Méjico y Perú.
La idea partió de los fundadores de Music Without Quarantine, movimiento solidario internacional de artistas que ofrecieron su música durante los duros meses del confinamiento en 2020 y en el que participaron cuatro de los músicos que participarán en este concierto solidario por Ucrania: Claudio Constantini (bandoneón), Anna Fedorova (piano), Mikhail Pochekin (violín) y Dana Zemtsov (viola). Junto con estos cuatro artistas actuarán también otros seis músicos emblemáticos como Boris Fedorov (piano), Vadim Gladkov (piano), Tatiana Melnychenko (soprano), Elina Sitnikava (violín), Ihor Voievodin (bajo-barítono) y la joven Sofia Zholobova (piano), refugiada ucraniana.
Para la ocasión, los artistas han elaborado un programa con el que pretenden demostrar que la música no entiende de fronteras, con obras de S. Bortkevych, F. Chopin, C. Constantini, V. Filipenko, C. Gardel, G. F. Händel, M. Kugel, S. Prokofiev, S. Rachmaninov, L. Revutsky, V. Silvestrov, M. Skorik y P. Tchaikovsky.
È
SEDUZIONE. MOSTRA KOEN VANMECHELEN. GALLERIA DEGLI UFFIZI, FIRENZE
Mostre | Dal 18/01/2022 al 20/03/2022
Le creature fantastiche dell'artista belga
Koen Vanmechelen esposte agli Uffizi
Enormi iguana cornute, una tigre rossa accucciata nel bel mezzo della sala della Niobe, inedite versioni della Medusa con la testa brulicante di zanne e becchi appuntiti: è una vera e propria legione di creature fantastiche quella che popola gli Uffizi in Seduzione, esposizione dell’artista belga Koen Vanmechelen, accolta nella Galleria delle Statue e delle Pitture dal 18 gennaio al 20 marzo. 30 le installazioni per la rassegna d’apertura della stagione espositiva 2022: disseminate tra i capolavori del museo, il loro forte impatto visivo e concettuale accompagnerà i visitatori dall’ingresso, lungo i corridoi, alla sala del cosiddetto ‘ricetto delle iscrizioni’ tra quella di Leonardo e quella di Raffaello e Michelangelo al secondo piano fino alle sale della pittura caravaggesca e fiamminga che concludono l’itinerario al primo. Vanmechelen, pittore, scultore, performer, figura eclettica i cui interessi spaziano dall’antropologia alla bioetica, dalla tutela dei diritti umani alla bio-genetica, incentra la sua ricerca sui concetti di ibridazione (delle specie animali e vegetali) e contaminazione (delle tecniche espressive e dei materiali).
I lavori, tutti specificamente realizzati per gli ambienti degli Uffizi, mettono a fuoco i concetti primordiali, archetipici e antitetici, che da sempre nutrono l’immaginario umano: vita-morte, umano-divino, terreno-spirituale, naturale-artificiale. Allestiti in dialogo con le opere della collezione, costituiscono un viaggio suggestivo e spiazzante intorno all’idea di ‘seduzione’: sono una sorta di inno alla potenza della vita ed alla forza rigeneratrice (ma anche appunto ibridatrice, mostruosa) del mondo naturale. Nei corridoi del secondo piano, inserite nel percorso di visita degli Uffizi, tra la statuaria classica, le sculture della serie Temptation raffigurano imperatori, filosofi, guerrieri, eroi, divinità. Le loro teste sono ricoperte di frammenti di uova ed altri innesti organici: un invito-sfida a evadere dai limiti del pensiero razionale per seguire il cambiamento e lasciarsi andare a inattese contaminazioni.
Come quella proposta dal bizzarro accostamento del Bambino con Gallo, gesso dell’artista fiorentino dell’Ottocento Adriano Cecioni (ordinariamente esposto alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, in ‘trasferta’ per l’occasione agli Uffizi) con Cosmopolitan Fossil, doppia installazione ad esso ispirata, nella quale l’innocuo volatile si trasforma in una enorme iguana caratterizzata da inquietanti mutazioni, a stento trattenuta dal bimbo che la tiene in braccio. Opera giocata sul filo dei contrasti (plastico, teatrale, psicologico) è anche Domestic violence: nel suo ambito una tigre in marmo rosso, a grandezza naturale, è adagiata su un tappeto di piume di pollo, al centro della celebre sala che accoglie il gruppo scultoreo ellenistico dei Niobidi.
Circondato da lame affilate (una delle quali le perfora il dorso), riferimento tragico ai gesti disperati delle statue antiche, il felino colpisce per la sua mansuetudine e seraficità, del tutto stridente con l’atmosfera drammatica dell’ambiente che lo circonda. In mostra compare poi l’immagine dello stesso artista: lo fa dall’autoritratto Ubuntu, (stampa Diasec su acrilico, esposto proprio nella sala degli autoritratti), che lo raffigura nelle vesti di uno sciamano, ad osservare il visitatore attraverso una maschera di vetro. Ubuntu, in lingua bantu, significa “Io esisto, perché noi esistiamo”: un invito ad accogliere il principio di questa filosofia sudafricana e a rendersi intimamente partecipi del legame di scambio che accomuna l’intera umanità e il creato naturale. L’opera, al termine dell’esposizione sarà donata dall’artista al museo.
Concludono Seduzione la coppia di Meduse ibride in marmo e vetro,
posizionate nella principale delle sale caravaggesche: le loro teste, irte di crani di mostruosi polli mutageni con le
fauci aguzze spalancate, affiancano e potenziano l’orrore della chioma di
serpenti che incornicia il volto stravolto del capolavoro di Michelangelo
Merisi. Alla pari del veleno di Medusa e dei suoi serpenti, ritenuto in
mitologia capace di risvegliare dalla morte, anche le uova di pollo sono usate
nella moderna medicina come base per medicinali e vaccinazioni. Medusa quindi è
metafora della capacità di uccidere come di dare nuova vita.
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Le
opere di Vanmechelen sembrano inserirsi spontaneamente tra quelle della
collezione storica, e creano degli ibridi tra il modello antico e lo sviluppo
contemporaneo analoghi alla contaminazione biologica che l’artista pratica in
prima persona, da decenni, in campo naturalistico, tra varie specie di pollame.
L’immagine del pollo diventa dunque avatar e specchio dell’uomo, come nel
famoso commento di Diogene a Platone. In questa maniera la creazione artistica
viene letta in chiave ecologica (e viceversa: la natura diventa arte) aprendosi
ad orizzonti di pressante attualità”.
L’artista Koen Vanmechelen: “In questo momento, nell'Antropocene, abbiamo bisogno di una nuova rinascita globale. Abbiamo bisogno di un Rinascimento cosmopolita. Questa nuova narrazione deve essere basata sulla comprensione dell'interconnessione di tutti gli esseri viventi.
Il parallelo con il Rinascimento italiano è chiaro. L'arte, essendo
pensata per il futuro, è il mezzo per favorire e proiettare nuove narrazioni nel
mondo. L'arte è da sempre il tessuto connettivo dell'esistenza umana.
Chiarisce, apre prospettive e connette attraverso la diversità. Aspira a
seminare Ubuntu, termine bantu che si riferisce alla credenza in un legame
universale di condivisione che collega tutta l'umanità. Questa realizzazione
nasce vedendo nell'altro il riflesso della propria immagine di sé, una immagine
che è portatrice del passato e del futuro”.
Il catalogo della mostra, edito da Giunti e
presto disponibile in tiratura italiana e inglese, presenta contributi dei
curatori, dell'artista e di Jorge Fernandez, Mario Botta, Chido Govera, Adriano
Berengo. L’esposizione è organizzata e prodotta da Gallerie degli Uffizi con
Studio Vanmechelen e Fondazione Berengo.
https://www.uffizi.it/eventi/seduzione-vanmechelen
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