jueves, 22 de febrero de 2018

GIOACHINO ROSSINI. LA CENERENTOLA. TEATRO DEL GIGLIO DI LUCCA



Le favole, non saranno mica solo appannaggio dei bimbi, vero? eh no! Le favole sono la semplice ricchezza esistenziale di piccoli, grandi e grandissimi; le favole fanno sgranare gli occhi ai bimbi, possono essere raccontate dai grandi e fanno intenerire i grandissimi ovvero i giovani di qualche anno fa !!!! Quando poi le favole vengono raccontate in Musica la fantasia galoppa, la mente vaga per spazi infiniti ed il ‘core’ si intenerisce.

Domenica 18 febbraio 2018 ore 15.30 
Dramma giocoso in due atti di Jacopo Ferretti
(Edizione critica Fondazione Rossini di Pesaro in collaborazione con Casa Ricordi, Milano
 a cura di A. Zedda)


Personaggi e Interpreti
Don Ramiro: Antonino Siragusa
Dandini: Paolo Bordogna
Don Magnifico: Marco Filippo Romano
Clorinda: Giulia Perusi
Tisbe: Isabel De Paoli
Angelina: Teresa Iervolino
Alidoro: Matteo D’Apolito

Erina YASHIMA, direttore
Aldo TARABELLAregia

Enrico MUSENICHscene
Lele LUZZATIcostumi (proprietà della Fondazione Cerratelli, Pisa) 
Marco MINGHETTIluci
Monica BOCCIcoreografie

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
CORO DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA
Corrado CASATImaestro del coro

Coproduzione,
Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna,
Fondazione Teatri di Piacenza

ALLESTIMENTO DEL TEATRO DEL GIGLIO DI LUCCA
Il commento maggiormente udito in teatro domenica 18 febbraio al Municipale di Piacenza è stato: ‘la più bella Cenerentola che abbia mai visto’ e sinceramente è difficile scostarsi da tale impressione, in quanto è proprio quello che in diversi abbiamo recepito.
Fresca realizzazione classica, ma decisamente allegra e ricca di improvvisazioni necessarie, in considerazione degli inserimenti all’ultima ora in sostituzione di Pietro Adaini e Pablo Ruiz colpiti da indisposizione.
Domenica 18 febbraio il cast è risultato stellare e degno dei più importanti teatri d’opera: Antonino Siragusa seppur inserito nelle 24 ore precedenti, conosce talmente bene la parte che ha saputo esprimere i migliori acuti che Don Ramiro possa emettere e, conosciuto da anni, vien da pensare che il vino buono migliora con gli anni. Paolo Bordogna, anch’egli solidamente nel ruolo ha creato   Dandini in modo ben più che brillante e la vocalità è sempre al meglio così come per Marco Filippo Romano che esprime toni e colori ottimi per un Don Magifico di riferimento: un trio di cantanti ed amici che da ‘consumati’ protagonisti del palcoscenico non deludono mai e che anzi ogni volta pare facciano meglio della volta precedente.

La scena è stata realizzata da Enrico Musenich che ha optato per semplici ed efficaci pannelli  facilmente movibili ed intercambiabili, mentre i costumi classici e divertenti  sono del maestro dei maestri Lele Luzzati, mentre gli accorti disegni delle luci sono stati realizzati da Marco Minghetti ed il non facile compito della regia è stato brillantemente assolto da Aldo Tarabella.
La direzione affidata ad Erina Yashima  è risultata puntuale ed equilibrata con il rilievo di un attento gesto rivolto anche al palcoscenico dove Monica Bocci ha realizzato delle simpatiche coreografie e la sorprendente Teresa Iervolino, la quale con bellissima voce e toni vellutati  ha dato vita ad una semplice Cenerentola che dopo un giro di danza diventa principessa nonostante le invidie delle sorellastre: Clorinda interpretata da una  bravissima Giulia Perusi che esprime una cifra di valore  e Tisbe, interpretata  da Isabel de Paoli decisamente interessante per vocalità e teatralità. Matteo d’Apolito realizza  un interessante Alidoro.
II coro, valido ed importante elemento nell’opera, è stato diretto da Corrado Casati in ottimo affiancamento alla prestigiosa orchestra giovanile Luigi Cherubini.
Molto probabilmente, considerata l’alta qualità espressa, si ritornerà al Municipale di Piacenza a breve per riconfermare che:
La Musica vince sempre

Renzo Bellardone

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