lunes, 25 de enero de 2016

LA PICCOLA VOLPE ASTUTA – TEATRO REGIO DI TORINO

24 gennaio 2016
Opera in tre atti
Libretto di Leoš Janáček
dal romanzo Liška Bystrouška di Rudolf Těsnohlídek
Musica di Leoš Janáček
Prima esecuzione a Torino 
Personaggi
Interpreti
La volpe Bystrouška soprano
Lucie Silkenová
La volpe maschio
Zlatohřbítek mezzosoprano

Michaela Kapustová
Il guardiacaccia e La zanzara baritono
Svatopluk Sem
La moglie del guardiacaccia
e Il gufo mezzosoprano

Eliška Weissová
Il maestro di scuola tenore
Jaroslav Březina
Il parroco e Il tasso basso
Ladislav Mlejnek
Harašta, trafficante
di pollame baritono

Jakub Kettner
La signora Pásková, l'ostessa
mezzosoprano

Lenka Šmídová
Pásek, l’oste tenore
Roberto Guenno
Pepík, nipote del guardiacaccia
soprano

Martina Pelusi
Frantík, amico di Pepík soprano
Martina Baroni
Lapák, il cane mezzosoprano
Carlotta Vichi
Il gallo e La ghiandaia soprano
Diana Mian
Chocholka, una gallina
e Il picchio soprano

Kate Fruchterman
La volpe da cucciolo voce bianca
Anita Maiocco
Il grillo voce bianca
Flavio Allegretti
La cavalletta voce bianca
Alessandro Ferraris
La rana voce bianca
Giorgio Fidelio


Direttore d'orchestra
Jan Latham-Koenig
Regia
Robert Carsen
ripresa da
Stefano Pintor
Scene e costumi
Gideon Davey
Coreografia
Philippe Giraudeau
Luci
Robert Carsen e Peter Van Praet
Maestro dei cori
Claudio Fenoglio

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Coro di voci bianche Teatro Regio Torino e Conservatorio “G. Verdi”
Allestimento Opéra national du Rhin (Strasburgo)
e Opéra de Lille

Novità per l’Italia


Al Regio di Torino ha avuto inizio il ciclo Janáček, con la presentazione in prima assoluta per Torino della favola in musica che racconta le vicissitudini della volpe Bystrouška, dall’incontro con il genere umano, le umiliazioni da questi subite, l’incontro dell’amore, i figli, la fine!
Ed appunto con la sua fine, ma con la prosecuzione della specie si trae l’ultima morale della fiaba:la vita comunque continua.
Dal punto di vista musicale, l’ascolto non è immediato e talvolta non risulta neppure facile. In altri momenti invece la musica è particolarmente delicata o fortemente descrittiva come per il ronzio delle mosche.
L’allestimento evidenzia che i costi vanno contenuti, ma Robert Carsen ha saputo aspergere soffusa poesia creando  momenti  attrattivi.
Diversi i momenti rilucenti per musica e scena: la volpe che ‘sindacalizza’ le galline contro il gallo oppure quando tra le colline imbiancate la volpe viene tragicamente uccis. La scena più spettacolare è risultata quella del  grande telo bianco che simboleggiando l’inverno copriva le colline si è gradualmente raccolto fino a sparire in un vallone, proprio come nella realtà la neve sparisce man mano restringendo sempre più l’area coperta.
La direzione di Jan Latham-Koenig è risultata gradevolmente accorta ed attenta ed anche il Coro, diretto da Claudio Fenoglio,  ha dato  come al solito ottime prestazioni; delicato l’intervento delle voci bianche.
Le luci disegnate dallo stesso Carsen con Peter Van Praet hanno ricreato l’atmosfera favolistica; di spicco i costumi di Gideon Davey, che ha anche realizzato le scenografie. Philippe Giraudeau ha invece firmato le più che coinvolgenti coreografie ed i movimenti acrobatici.
Gli interpreti meritano veramente  ancora un applauso virtuale per l’ottima globale interpretazione e lettura di una scrittura impervia.
La protagonista Lucie Silkenova, oltre ad aver dato prova di agilità fisica ha dimostrato ottime capacità vocali, affrontando un ruolo di grande impegno.
Molto belli i duetti con Michaela Kapustová nel ruolo della volpe maschio di cui  Bystrouška si innamora e con cui ‘mette su famiglia’. Interesanti anche quelli con il guardiacaccia interpretato con grande presenza ed abilità da Svatopluk Sem
Decisamente in ruolo tutti gli altri interpreti.
La Musica vince sempre.

Renzo Bellardone

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