Due anni fa, durante un
soggiorno termale, feci la conoscenza del flautista Matteo Mignolli e dei ‘Musici Patavini’ (e già il termine
‘musici’ piuttosto che ‘musicanti’, evoca favolistiche letterature nordiche).
In quell’occasione avevo partecipato ad una piacevole serata al Teatro Pietro
d’Abano. Dopo due anni esatti, mi
ritrovo a sfogliare i depliants degli
eventi all’Ufficio turistico di Abano (amo ancora molto il cartaceo) e
scopro che gli stessi ‘musici’ sono di scena con una delle numerose serate della rassegna ‘Serata all’Opera’: per me meglio di
un invito a cena !
Mirko Satto fisarmonica e bandoneon
Davide Squarcina
pianoforte
Stefania Miotto soprano
Silvia Rigato e Federico
Mario – ballerini
Giovedì 29 giugno alle ore
21 è iniziato il caleidoscopico (colori musicali) spettacolo ‘da BROADWAY a
BUENOS AIRES’ ed aggiungerei ‘passando da Napoli’. Il programma prevede un
iniziale Medley da Nino Rota (per l’arrangiamento fluido di J. Grigg) che
fluttua tra la Dolce Vita, Amarcord, Il padrino e 8 ½ evocando immediatamente i
ricordi di quel tempo fatto di sogni e grandi attese, catapultati nella
scrittura musicale poetica e descrittiva in cui tutti riconosciamo il senso di appartenenza; questa
musica italiana è stata la nostra bandiera musicale esportata in tutto il mondo
e sicuramente a Broadway, patria dei musicals e dei remakes. Il brano che segue
è di Richard Galliano (che ho avuto l’onore di ascoltare dal vivo almeno in un
paio di occasioni) e qui compaiono Silvia Rigato e Federico Mario, i
ballerini che trascurando la facile
spettacolarità dell’esibizione, vanno all’essenza viscerale del tango
spogliandolo di gestualità d’effetto che inficiano l’anima della danza. Per
necessità di brevità posso citare ‘Amapola’ interpretato da Stefania Miotto con
voce sicura e squillante, facile nelle variazioni quanto negli acuti ben estesi
come poi nei brani al finale (O’Sole mio)
L’ensemble musicale è
costituito da soli tre elementi che in buona intesa, frutto di lunga esperienza
insieme, sono amalgamati e coordinati ottimamente; al pianoforte, voce sempre
importante, un bravo Davide Squarcina che offre un’interpretazione sicura e ben
calibrata. Alla fisarmonica e bandoneon l’eclettico Mirko Satto il quale sa ben
‘variare’ sullo strumento creando gli effetti di ritmo con brillantezza
interpretativa. Il flauto traverso, poetico strumento atavico, diventa suono di
leggerezza e onirica atmosfera ricca di soffuse colorazioni, grazie alla
abilità di Matteo Mignolli.
Una piccola nota di colore,
ben descrive la serata: dopo l’ultimo brano (la Cumparsita), una turista
tedesca in un comprensibile, ma difficoltoso italiano, alzatasi in piedi grida
sovrastando gli applausi “ancora una, per favore!” e questo credo sia la migliore ricompensa per gli artisti
sul palco in questa serata a pochi passi dall’opera !
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone.
No hay comentarios:
Publicar un comentario