lunes, 25 de abril de 2016

GIOVANNI ANSELMO. CASTELLO DI RIVOLI

Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più…

Fra i primi artisti a esporre al Castello di Rivoli quando il Museo nacque nel 1984, Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Torino, 1934) presenta una grande mostra personale.
In occasione di questa mostra, l’artista ha scelto esplicitamente di operare un gesto radicale – lasciando gli spazi vasti della Manica Lunga a prima vista vuoti per sottolineare in un’epoca sovraccarica di immagini e prodotti, l’importanza dell’essenzialità sia nell’arte sia nella vita.
Riconosciuto oggi come uno dei più importanti artisti italiani a livello internazionale, Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte povera nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare il dialogo costante fra visibile e invisibile. I suoi materiali visibili allo spettatore sono elementi naturali e prodotti di origine industriale, spesso apparentemente umili – proiettori di luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore oltremare; tra quelli invisibili i campi magnetici, la forza gravitazionale, lo spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta. Per queste ragioni, l’opera di Anselmo è quanto mai attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani generazioni cresciute nell’era di una apparente immateriale virtualità.

Realizzata in stretta collaborazione con l’artista, la mostra si sviluppa al terzo piano della Manica Lunga. A partire dall’opera Interferenza nella gravitazione universale (1969-2016), Anselmo ha ideato un inedito percorso che esalta il movimento architettonico dell’edificio e il suo orientamento rispetto al movimento apparente del sole lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito di questo percorso, che costituisce nel suo insieme una vera e propria nuova installazione, sono allestite ulteriori opere dell’artista, tra cui importanti lavori storici qualiParticolare (1972–2016), Il panorama con mano che lo indica(1982–2016) e Mentre la terra si orienta (1967–2016), Le stelle si avvicinano di una spanna in più… (2001-2016).
Il progetto prevede inoltre la pubblicazione di un catalogo scientifico nonché la riedizione del raro libro d’artista Leggere (1971-1972); il catalogo presenta esaustivi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev, Anne Rorimer e la ripubblicazione dell’importante testo sull’artista di Jean-Christophe Ammann (1979). In dialogo con il preciso progetto ideato dall’artista per gli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, il volume include testi di approfondimento di Marcella Beccaria, Maddalena Disch e Ilaria  Bernardi relativi alle singole opere in mostra. Il volume presenta inoltre per la prima volta un’accurata cronologia con immagini relative alla storia espositiva delle opere in mostra e un’ampia sezione cronologica e bibliografica.


http://www.castellodirivoli.org/giovanni-anselmo-mentre-la-mano-indica-la-luce-focalizza-nella-gravitazione-universale-si-interferisce-la-terra-si-orienta-le-stelle-si-avvicinano-di-una-spanna-in-piu/

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