Mentre la mano indica, la luce
focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta,
le stelle si avvicinano di una spanna in più…
Fra i primi artisti a esporre al
Castello di Rivoli quando il Museo nacque nel 1984, Giovanni Anselmo
(Borgofranco d’Ivrea, Torino, 1934) presenta una grande mostra personale.
In occasione di questa mostra,
l’artista ha scelto esplicitamente di operare un gesto radicale – lasciando gli
spazi vasti della Manica Lunga a prima vista vuoti per sottolineare in un’epoca
sovraccarica di immagini e prodotti, l’importanza dell’essenzialità sia
nell’arte sia nella vita.
Riconosciuto oggi come uno dei più
importanti artisti italiani a livello internazionale, Anselmo ha esordito
nell’ambito dell’Arte povera nella seconda metà degli anni Sessanta,
impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare il dialogo costante fra visibile e
invisibile. I suoi materiali visibili allo spettatore sono elementi naturali e
prodotti di origine industriale, spesso apparentemente umili – proiettori di
luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore
oltremare; tra quelli invisibili i campi magnetici, la forza gravitazionale, lo
spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta. Per queste ragioni, l’opera
di Anselmo è quanto mai attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani
generazioni cresciute nell’era di una apparente immateriale virtualità.
Realizzata in stretta collaborazione
con l’artista, la mostra si sviluppa al terzo piano della Manica Lunga. A
partire dall’opera Interferenza
nella gravitazione universale (1969-2016),
Anselmo ha ideato un inedito percorso che esalta il movimento architettonico
dell’edificio e il suo orientamento rispetto al movimento apparente del sole
lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito di questo percorso, che costituisce nel suo
insieme una vera e propria nuova installazione, sono allestite ulteriori opere
dell’artista, tra cui importanti lavori storici qualiParticolare (1972–2016), Il panorama con mano che lo indica(1982–2016)
e Mentre la terra si orienta (1967–2016), Le stelle si avvicinano di una
spanna in più… (2001-2016).
Il progetto prevede inoltre la
pubblicazione di un catalogo scientifico nonché la riedizione del raro libro
d’artista Leggere (1971-1972); il catalogo presenta
esaustivi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev, Anne Rorimer e la
ripubblicazione dell’importante testo sull’artista di Jean-Christophe Ammann
(1979). In dialogo con il preciso progetto ideato dall’artista per gli spazi
della Manica Lunga del Castello di Rivoli, il volume include testi di
approfondimento di Marcella Beccaria, Maddalena Disch e Ilaria Bernardi
relativi alle singole opere in mostra. Il volume presenta inoltre per la prima
volta un’accurata cronologia con immagini relative alla storia espositiva delle
opere in mostra e un’ampia sezione cronologica e bibliografica.
http://www.castellodirivoli.org/giovanni-anselmo-mentre-la-mano-indica-la-luce-focalizza-nella-gravitazione-universale-si-interferisce-la-terra-si-orienta-le-stelle-si-avvicinano-di-una-spanna-in-piu/
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