Commedia per
musica in quattro atti
Libretto di Lorenzo Da Ponte
dalla commedia La Folle Journée, ou Le Mariage de Figaro
di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Libretto di Lorenzo Da Ponte
dalla commedia La Folle Journée, ou Le Mariage de Figaro
di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Personaggi
|
Interpreti
|
Il conte d’Almaviva,
|
Dionisyos Sourbis
|
La contessa d’Almaviva,
|
Erika Grimaldi
|
Figaro
|
Guido Loconsolo
|
Susanna
|
Grazia Doronzio
|
Cherubino
|
Samantha Korbey
|
Marcellina
|
Alexandra Zabala
|
Bartolo
|
Fabrizio Beggi
|
Basilio
|
Bruno Lazzaretti
|
Don Curzio
|
Luca Casalin
|
Antonio
|
Matteo Peirone
|
Barbarina
|
Arianna Vendittelli
|
Prima ragazza
|
Manuela Giacomini
|
Seconda ragazza
|
Raffaella Riello
|
|
|
Maestro al fortepiano
|
Carlo Caputo
|
|
|
Direttore d'orchestra
|
Yutaka Sado
|
Regia
|
Elena Barbalich
|
Scene e costumi
|
Tommaso Lagattolla
|
Luci
|
Giuseppe Ruggiero
|
Assistente alla regia
|
Danilo Rubeca
|
Assistente alle scene
|
Emanuele Sinisi
|
Assistente ai costumi
|
Tiziano Musetti
|
Maestro del coro
|
Claudio Fenoglio
|
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Nuovo allestimento
CLASSICITÀ
e CONTEMPORANEITÀ
La
scena sobria ed elegante dai caldi ed avvolgenti colori ed i costumi raffinati
di Tommaso Lagattola sono stati il
primo impatto scenico dopo la splendida ouverture egregiamente sostenuta dall’orchestra
del Regio di Torino sotto la bacchetta attenta, vivace ed indagatrice di Yutaka Sado. Gli interpreti si son mossi vivacemente con la regia
di Elena Barbalich, che pur
rispettando il testo e la classicità ha introdotto alcuni elementi di efficacia,
quali il lampadario con le candele accese, oppure i paggi che si muovono a
tempo di musica. Le luci di Giuseppe
Ruggiero, senza colpi di scena inappropriati, hanno sottolineato ombre e
riflessi in una sorta di doppio palco.
Il
conte d’Almaviva è stato interpretato dal baritono Guido Loconsolo che muovendosi
gagliardamente ha offerto un buon fraseggio incorniciato da bei colori
scuri, ma ambrati: nella celebre aria “se vuol ballare Signor Contino” non ha
arpeggiato sulle corte del chitarrino, ma ha esibito gli stivali del conte in
fase di lucidatura.. Grazia Doronzio
ha interpretato l’innamorata e scaltra Susanna con vividezza e limpidezza,
gradevolissima negli acuti e, come per tutti gli interpreti, molto apprezzata nell’assolo.
Il
cherubino gioiosamente saltellante di Samantha
Korbey è risultato molto gradito per la trasparente purezza dell’emissione
ed i bei colori scintillanti. Arianna
Venditelli, gradevole Barbarina, è stata agile, ed accattivante. Ottimo è
risultato Bartolo interpretato
dall’esperto Fabrizio Beggi, con voce profondissima e carismatica; Basilio ha
trovato in Bruno Lazzaretti un
interessante ed ironico interprete dai colori vividi con chiaro fraseggio e carica interpretativa. Il comicissimo
giardiniere di Matteo Peirone ha
strappato ben più di un sorriso, oltre all’apprezzamento per la voce sempre ben
utilizzata e gradevole all’ascolto.
Il
Conte e La Contessa? Assolutamente degna di nota l’interpretazioni di Dionisyos Sourbis che ha esternato
possanza vocale intrisa di armoniosità con timbro corposo e chiaro; buona anche
la prestazione attoriale. Altrettanto interessante e convincente la Contessa di
Erika Grimaldi, recentemente
apprezzata al Regio di Torino in Desdemona: autorevole voce ricca di limpidezza
e bagliori cristallini che si trova a suo agio nell’arrotondato profondo, così
come nel mezzo aggraziato, che negli scintillanti acuti.
Luca Casalin, sempre adeguato ha realizzato un
interessante Don Curzio, così come Alexandra
Zabala in Marcellina; bene anche Manuela
Giacomini e Raffaella Riello oltre
all’ottimo coro del Regio, diretto da Claudio
Fenoglio. Un particolare positivo accenno agli interventi del fortepiano di
Carlo Caputo.
La
Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
No hay comentarios:
Publicar un comentario