GINANDREA N0SEDA HA DETTO:
«Il fatto che la qualità che ha spinto il teatro sulla scena internazionale non sia stata presa in considerazione mi fornisce una chiara indicazione che non c’è interesse a condividere una visione comune per il futuro del Teatro Regio Torino».
Walter Vergnano lascia dopo 19 anni il Teatro Regio di Torino. Il sovrintendente ha rimesso questa sera il suo mandato al Consiglio di indirizzo dell'ente, che ha accettato le dimissioni con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. Una scelta «condivisa» con la sindaca di Torino Chiara Appendino, che presiede l'ente teatrale, e presa «nell'interesse del teatro». Con Vergnano decadono automaticamente anche il direttore musicale, Gianandrea Noseda, e quello artistico, Gaston Fournier-Facio.
«Il fatto che la qualità che ha spinto il teatro sulla scena internazionale non sia stata presa in considerazione mi fornisce una chiara indicazione che non c’è interesse a condividere una visione comune per il futuro del Teatro Regio Torino».
Walter Vergnano lascia dopo 19 anni il Teatro Regio di Torino. Il sovrintendente ha rimesso questa sera il suo mandato al Consiglio di indirizzo dell'ente, che ha accettato le dimissioni con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. Una scelta «condivisa» con la sindaca di Torino Chiara Appendino, che presiede l'ente teatrale, e presa «nell'interesse del teatro». Con Vergnano decadono automaticamente anche il direttore musicale, Gianandrea Noseda, e quello artistico, Gaston Fournier-Facio.
Alla vigilia della
presentazione della stagione teatrale del 16 maggio, che a questo punto
potrebbe però slittare, sarà dunque necessario rinnovare i vertici del teatro.
Un compito non facile: sotto la guida di Vergnano, il Regio è cresciuto dal
punto di vista artistico, ospitando opere di grande pregio che hanno richiamato
un pubblico sempre più numeroso. E sempre su suo impulso il teatro ha portato
le sue produzioni nel mondo, con tournee internazionali che hanno toccato Cina,
Giappone e Sud America.
«Nessuna dietrologia», dice
con gli occhi lucidi sul suo addio Vergnano, qualche problema di salute negli
ultimi mesi ma anche un rapporto che con la nuova amministrazione pentastellata
- per un uomo di cultura organico al centrosinistra - non è mai sbocciato. «È
stata davvero una scelta condivisa - si limita a dire - presa nell'interesse
del teatro», di cui è stato presidente dal 1999, chiamato dall'allora assessore
alla Cultura Giorgio Balmas. In questi anni anche prestigiosi incarichi
nazionali, tra cui la presidenza dell'Associazione Nazionale delle Fondazioni
Lirico-Sinfoniche (Anfols) per oltre un decennio. Il consiglio di indirizzo è
stato di nuovo convocato per il 24 aprile. All'organismo spetta di indicare il
nome del successore al Ministero dei Beni Culturali, cui compete la nomina.
Fino a quel momento Vergnano si occuperà della gestione ordinaria.
«Occorre fare in fretta -
dice il sovrintendente dimissionario - perché di ordinario, in un teatro, non
c'è nulla». Il nuovo sovrintendente avrà un incarico di un anno, fino alla
scadenza naturale del mandato. Una sorta di 'rodaggiò, è stato fatto notare
dalla Appendino ringraziando Vergnano, che consentirà al teatro di «individuare
il percorso migliore per i successivi cinque anni...».
https://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/teatro/regio_di_torino_si_dimette_il_sovrintendente_walter_vergnano_dopo_19_anni-3678513.html
No hay comentarios:
Publicar un comentario