Venezia: Teatro Malibran
Direttore: Giovanni
Battista Rigon
Regia: Davide Garattini
Raimondi
Scene e light designer:
Paolo Vitale
Costumi: Giada Masi
Assistente alla regia: Barbara
Palumbo
Tra evidenti riferimenti
ariosteschi, seppur in parodia, e una sottile eco, nel tono dell’eloquio, al
Mondo alla roversa di Goldoni, questa perla del repertorio settecentesco
riscoperta dalla Fenice è davvero ricca di sorprese: dall’incipit con la futuristica
illustrazione della ‘nave spaziale’ e la visita al ‘museo di tutte le virtù
perdute dai terrestri’ per arrivare a un finale in cui le due buffe Frasia e
Lesbina accettano di sposare in nozze bigame il duca della Luna Astolfo, mentre
i loro fratelli decidono di lasciare il satellite per partire, novelli
argonauti, alla ricerca d’altri mondi: va bene tutto pur di non tornar sulla
terra, vero regno dei dissennati nel quale il commercio, le guerre e i falsi
saperi sono i veri nemici. Quando il barese Piccinni scrisse Il regno della
luna per il Teatro di Milano nel 1770, la sua fama era all’apice e le sue opere
un punto di riferimento.
http://www.teatrolafenice.it/mobile/index.php?pag=21&spettacolo=25858
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