lunes, 10 de noviembre de 2014

BINOCHE, UN EX DIVA IN LOTTA CON I FANTASMI DEL PASSATO

Il gettonatissimo rapporto tra vita e arte, ciascuna col proprio «vizio» torna in questo affascinante film denso di nuvole in viaggio nel cielo e nella psiche. Avevamo lasciato Assayas nell?utopico Qualcosa nell?aria e lo ritroviamo a respirare un?altra aria, quella ossigenata di Sils Maria , paesino dell?Engadina, dove Nietzsche faceva vacanze, noto per l?addensarsi nuvoloso detto «il serpente del Maloja». Nuvole, non passeggere, scorrono nella vita di Maria, attrice 50enne che sta per riprendere il testo del suo successo e il cui autore muore all?inizio, lasciando un buco nero nella memoria. La donna deve cedere il ruolo della femme fatale a una giovane di isterica popolarità e diventare la donna matura, vittima di una seduzione. Assayas regola il traffico di due piani esistenziali: quello di Maria e i rapporti con la segretaria, la partner, il regista; quello dell?attrice in lotta coi fantasmi del passato e l?ombra della vecchiaia. Tra il mutismo nevrotico di Persona di Bergman e il chiacchiericcio magistrale di Eva contro Eva , Assayas presenta una storia sottopelle che inquadra anche l?invisibile ed analizza col necessario sadismo tutta la sfera dei rapporti, giocati tra la splendida Juliette Binoche e le «rivali», l?assistente (Kristen Stewart che scompare come la Massari nell? Avventura ), e Chloë Grace Moretz, cui restano scampoli dello sguardo satanesco di Carrie. Il film è una variante sul tempo perduto: al resto ci pensano Handel e l?infinito dei paesaggi di montagna.
Porro Maurizio

http://archiviostorico.corriere.it/2014/novembre/06/Binoche_diva_lotta_con_fantasmi_co_0_20141106_8ec68eae-6581-11e4-ba66-86a6e879a421.shtml

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