domingo, 19 de agosto de 2018

KOFI ANNAN, AMBASCIATORE FULCI: "ERA UN UOMO ILLUMINATO. SI È BATTUTO MOLTO CONTRO LA POVERTÀ"KOFI ANNAN, AMBASCIATORE FULCI: "ERA UN UOMO ILLUMINATO. SI È BATTUTO MOLTO CONTRO LA POVERTÀ"



Con Giovanni Paolo II nel 1997 (ap)
La figura di Annan, legata all'Italia sin dagli inizi degli anni Novanta per lo scontro tra Roma e il Palazzo di Vetro sulle operazioni Onu in Somalia, raccontata dall'ambasciatore Francesco Paolo Fulci, rappresentante permanente d'Italia alle Nazioni Unite dal 1993 fino al 1999
di RAFFAELLA SCUDERI
"Ho conosciuto molto bene Kofi Annan perché l'Italia, quando venne eletto Segretario generale, era nella persona del sottoscritto, alla presidenza del Consiglio di sicurezza".

Cosa ricorda di quel periodo?
"Ci fu un lungo braccio di ferro tra Madeleine Albright, da poco Segretario di stato americano, che voleva Kofi Annan, e il Segretario uscente Boutros Boutros-Ghali, la cui nomina era caldeggiata oltre che dall'Egitto, anche dalla Francia. Noi eravamo quelli che cercavamo di compiere ogni sforzo possibile per arrivare a eleggere un nuovo Segretario, superando questa impasse. E ci riuscimmo.
Mi chiamò la signora Albright, che ricopriva un doppio incarico: ambasciatrice all'Onu e da poco Segretario di Stato. E mi chiese: "Paolo, ma perché continuano ad esserci due voti a favore di Boutros-Ghali? Uno è la Francia e lo sappiamo, ma l'altro non è quello dell'Egitto, perché ormai il Cairo ha lasciato campo libero a Washington." Io risposi, senza remore, che il secondo voto era il nostro. Ma per raggiungere il suo obiettivo, le suggerii di convincere i francesi ad accettare il posto che in quel momento ricopriva Kofi Annan nell'entourage delle forze di pace. Questo li avrebbe convinti a dire sì ad Annan a Segretario.Così fu. E ce ne furono grati tutti".

Cosa ha lasciato Kofi Annan?
"Una forte impronta nella vita e nella storia delle Nazioni Unite. Non solo per i suoi sforzi in favore della pace, ben riconosciuti. Ma anche e soprattutto per quella che era una sua fissazione personale: la lotta contro la povertà e la fame nel mondo. Si deve a lui se il vertice del Millennio fu dedicato alla lotta contro la fame nel mondo. Vennero fissatri degli obiettivi molto ambiziosi entro il 2010, che sono stati largamente raggiunti. Questo è un suo grandissimo merito."

Qual era il rapporto del Segretario con l'Italia visti i trascorsi per l'operazione in Somalia?
"Ottimi. Il suo primo viaggio all'estero da Segretario fu a Taormina. E il primo riconoscimento gli venne dato dall'università di Messina. A me diceva sempre che il suo sogno era ritirarsi in una bella casa in Toscana. Sì, per l'operazione Somalia ci sono state grandi incomprensioni, dovute al fatto che l'Italia, pur avendo versato tanto sangue per l'operazione di pace, non aveva alcun posto nella catena di comando dell'Onu per le operazioni di pace. Kofi Annan riconobbe però il fatto che l'Italia aveva dato un contributo molto importante senza aver mai ricevuto alcun riconoscimento formale".

Cosa ricorda in modo particolare di Annan?
"Kofi Annan è la persona che maggiormente si è battuta per lo sviluppo e la pace. Lui ha esercitato al meglio le sue funzioni. Le critiche che ha ricevuto sono dovute soprattutto al fatto che sia stato portato in palmo di mano dagli americani".
http://www.repubblica.it/esteri/2018/08/18/news/kofi_annan_ambasciatore_fulci_-204398780/

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