E’ stata presentata a
Napoli questa mattina la 66esima edizione del Ravello Festival che quest’anno
prevede in cartellone 26 appuntamenti dal 30 giugno al 25 agosto.
Come ogni anno, il Ravello
Festival si prepara ad offre al pubblico il meglio della scena mondiale: grandi
orchestre internazionali e acclamati direttori, nomi storici e autori di
ricerca del jazz, compagnie ammiraglie di balletto, coreografi contemporanei e
icone intramontabili della danza, contaminazione tra generi diversi, pagine
inedite e produzioni speciali che nell’estetica della rappresentazione traggono
ispirazione dai grandi temi di sempre, e dalle “questioni” lasciate aperte dal
Novecento.
Anche quest’anno il Ravello
Festival mostra personalità e rigore nel nome della tradizione musicale
classica, sperimenta sul terreno del sincretismo creativo e omaggia autentiche
leggende della danza e del jazz che raccontano valori prima ancora che esibire
talenti. Il Novecento fa da sfondo, ad esempio, nel tributo alla resistenza per
la libertà o nella celebrazione del ’68 che ispira il cartellone della danza a
50 anni da quell’epifania ribelle che cambiò il mondo.
Firmano il programma
Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz), Laura Valente (danza,
tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi) al terzo anno della loro
direzione artistica. Un’offerta culturale resa possibile grazie allo sforzo
delle politiche pubbliche della Regione Campania che radica nel sostegno alle
eccellenze dell’industria creativa un segmento fondamentale della sua strategia
di sviluppo.
CONCERTI DI MUSICA CLASSICA
Posto d’onore al nume
tutelare del festival, Richard Wagner, cui sono dedicati il concerto
d’inaugurazione il 30 giugno, che sarà affidato a uno dei più grandi maestri
del nostro tempo, Esa Pekka Salonen che dirigerà la Philharmonia Orchestra di
Londra, e quello di chiusura con la Deutsche Oper di Berlino e Donald Runnicles
che da anni ne è il direttore principale.
Il cartellone musicale è
costellato di concerti di assoluto pregio sia per la qualità degli interpreti
che per i programmi scelti, imperdibile il ritorno quattordici anni dopo sul
Belvedere di Villa Rufolo di Valery Gergiev alla guida della sua Mariinsky
Orchestra (21 agosto). Altro ritorno quello di Alexander Lonquich stavolta sul
podio dei giovani talenti dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani
(25 luglio).
E poi ancora l’Orchestre
Philharmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chung, senza dubbio uno
dei più famosi direttori d’orchestra di oggi (14 luglio), sempre dalla Francia
arriverà a Ravello Jérémie Rhorer con la sua creatura prediletta, Le Cercle de
l’Harmonie (22 luglio), doppio appuntamento invece (18 e 19 agosto), per la
Budapest Festival Orchestra e per la bacchetta di Ivan Fischer, fondatore nel
1993 dell’ensemble, che a distanza di 25 anni, può essere annoverato tra
le migliori orchestre del mondo.
All’Orchestra Filarmonica
Salernitana “Giuseppe Verdi” infine, sarà dato, per il terzo anno di fila, il
delicato compito di riempire di note ed emozioni il tradizionale Concerto
all’Alba (11 agosto) quest’anno consegnato nelle mani del giovane e talentuoso
direttore americano Ryan McAdams.
Da segnalare il ritorno dei
Concerti di Mezzanotte i cui protagonisti saranno il pianoforte e prestigiosi
pianisti: Andrea Lucchesini, Sun Hee You, Varvara, Bertrand Chamayou e Federico
Colli rispettivamente il 5, 9, 13, 16 e 23 agosto.
APPUNTAMENTI CON IL JAZZ
Il primo appuntamento della
sezione jazz sarà con Ivan Lins (10 luglio), vera e propria icona della musica
popular brasileira, e il raffinato progetto basato sulla rilettura di brani del
suo repertorio, ripensato in chiave jazzistica, insieme al gruppo italiano
InventaRio, con cui ha da tempo una assidua collaborazione.
Il viaggio proseguirà con
Tigran Hamasyan (15 luglio), pianista armeno che giovanissimo ha scalato le hit
parade mescolando jazz americano, musica tradizionale armena e rock
progressivo. Kurt Elling (18 luglio) il più famoso e premiato cantante jazz
statunitense, innovatore e tradizionalista insieme, presenterà al Ravello
Festival il suo ultimo lavoro discografico, “The Questions”.
Quella del 21 luglio
invece, sarà una serata speciale dedicata alla ECM storica etichetta europea
indipendente: un doppio concerto, produzione Ravello Festival. La prima parte
vedrà sul palco il progetto “Four Quartets” con musiche composte da Stefano Battaglia
(al piano) su testi poetici di T.S. Eliot interpretati da Theo Bleckmann. Ad
accompagnare le composizioni originali di Battaglia il magico Michele Rabbia,
alle percussioni ed alle elaborazioni elettroniche. La seconda parte vedrà
Django Bates, pianista, compositore di grandissima originalità con il suo trio
più recente, Beloved, articolare la propria ricerca musicale su una rilettura
modernissima e, come suo costume, irriverente dell’opera di Charlie Parker.
Il pubblico di Ravello
potrà riabbracciare Paolo Fresu che ssarà accompagnato dal gruppo “Mistico
mediterraneo” insieme a Daniele di Bonaventura (bandoneon) e si esibirà con il
Coro “A Filetta” (che significa felce), gruppo faro della polifonia corsa con
un repertorio che mescola canti antichi e brani originali. Musica di resistenza
e libertà (30 luglio). La chiusura jazz sarà affidata a Bill Frisell
accompagnato sul palco dalla cantante Petra Haden con il progetto “When you
wish upon a star” dedicato al mondo del cinema e a quelle atmosfere musicali
dei classici del grande schermo ormai patrimonio indelebile della letteratura
musicale (1 agosto).
APPUNTAMENTI CON LA DANZA
Per quanto riguarda la
danza, il primo appuntamento è con Bill T. Jones, simbolo di impegno civile
incentrato sulla lotta contro i pregiudizi razziali, sessuali e religiosi,
incoronato dal Times come “uno dei tesori insostituibili d’America”. L’
appuntamento è per il 4 luglio.
Canzoni e coreografie per
danzare il ’68 sono la trama della giornata multieventi del 5 luglio con happening
– See me, feel me – in luoghi diffusi di Ravello (da piazza Duomo, a Villa
Rufolo all’Auditorium Niemeyer). La giornata continua con due nuove coreografie
di ricerca commissionate dal festival sul tema 2018: apre il napoletano
Antonello Tudisco (Act of mercy) per finire con Peggy Untitles 2013-2018,
tributo a Peggy Guggenheim, figura emblematica dell’arte moderna, con la
coreografia di Michela Barasciutti (compagnia Tocnadanza, nuova produzione per
Ravello in collaborazione con VeneziainDanza 2018 – Teatro La Fenice di Venezia
– Peggy Guggenheim Collection).
Il 7 luglio il coreografo
principale del Royal Ballet, Wayne McGregor, offrirà in esclusiva per il
pubblico del Ravello Festival le sue dinamiche dello spazio e del movimento
portando in scena più coreografie adattate al palcoscenico di Villa Rufolo, con
artisti ospiti, autentiche icone della danza, quali Alessandra Ferri, Federico
Bonelli, Herman Cornejo oltre che ai corpi magnifici dei ballerini della sua
Wayne McGregor Company, nelle big five delle compagnie più importanti del
mondo.
Attesa per 13 luglio la
Giselle rivisitata dalla coreografa sudafricana Dada Masilo, di ritorno da
successi planetari, con la sua follia d’amore a ritmo di afrosamba che propone
un finale diverso dal capolavoro romantico, nessun perdono per il traditore.
Il 29 luglio scena per la
stella del balletto romantico Svetlana Zakharova, étoile del Balletto del
Teatro Bol’šoj di Mosca e del Balletto del Teatro alla Scala di Milano in un
altro progetto originale per il Ravello Festival. Zakharova
si esibirà con le Stelle del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di
San Pietroburgo, autentici templi celebrati con i classici senza tempo del
balletto romantico, in Russian code, progetto originale Ravello Festival.
Si chiude con un doveroso
omaggio a Rudolf Nureyev (per l’80° anniversario della nascita e per il 25°
anniversario della scomparsa), protagonisti i Solisti del Teatro alla Scala
(che si esibiranno in storici lavori del tartaro volante) introdotti da una
coreografia originale commissionata dal festival ad un’altra coreografa
napoletana, Luna Cenere (Natural gravitation) dedicata a Isadora Duncan. La
serata si intitola Rudy&Isadora.
https://amalfinotizie.it/ravello-festival-programma-2018/
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