jueves, 16 de febrero de 2017

IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE - TEATRO VERDI DI PISA, 11 FEBBRAIO 2017

Che meraviglia poter assistere ad un’opera ‘farsa in musica’ ideata per un progetto di studio per giovani artisti! Nell’attesa di entrare in teatro passeggiare lungo l’Arno, fino alla Piazza dei Miracoli. Il solo essere stata concepita quella piazza stupefacente, già è di per sé un miracolo. Ebbene ora parliam di Musica !!!!



IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
Farsa musicale in quattro atti di Nino Rota (1911-1979)
Libretto di Nino Rota e di Ernesta Rinaldi dalla commedia Le Châpeau de paille d’Italie di Eugène Labiche e Marc Michel
La scelta degli interpreti è il risultato del Progetto LTL Opera Studio 2016
Nuovo allestimento del Teatro Verdi di Pisa
Coproduzione Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca e Teatro Goldoni di Livorno

Con questo progetto rivolto ai giovani, si è riproposto per il debutto del Progetto LTL Opera Studio 2016, il Teatro Verdi di Pisa dopo ben 16 anni; era infatti nel 2001 la  volta precedente nell’affascinante teatro pisano, quando il Maestro Bellugi diresse questa eclettica composizione. Tra i giovani che andavano ad assistere alle prove, per imparare, c’era un giovanissimo Francesco Pasqualetti, che ora  ha curato e diretto “Il Cappello di Paglia di Firenze”.
La tessitura della trama e della messa in scena appare quasi come  un vaudeville berlinese degli anni attorno al 1945, appunto quando Nino Rota, celebre compositore di colonne sonore, compose ‘Il Cappello’ con ispirazioni musicali variopinte, ironicamente citando diversi autori andando a creare una miscellanea musicale complicata per la celerità di variazione di temi. L’inizio fa trasparire Rossini per giungere poi addirittura ad Hofmann ed attraverso altri compositori far sentire il sapore del jazz, come si direbbe oggi, riarrangiato. Questa impervia scrittura obbliga i giovani orchestrali della Orchestra Giovanile Italiana a far leva su tutta la brillantezza della giovane età per affrontare improvvisi cambiamenti; ne deriva per ovvietà che il compito risulta ancor più arduo per le voci:  alcuni interpreti al loro debutto, altri comunque alle prime apparizioni sul palco. Complessivamente se ne trae una buona sensazione, ripartendo i meriti tra tutti i soggetti coinvolti.
Lorenzo Maria Mucci ha pensato all’allestimento che seppur in semplicità ha saputo cogliere gli elementi identificativi ed essenziali alla trasmissione di immagini e situazioni pertinenti al romanzo di Labiche ‘Un Chapeau de paille d’Italie”.

Trattandosi di un’opera studio è doveroso citare inoltre Riccardo Mascia - tecniche di accompagnamento, Marcello Lippi -Tecnica vocale e storia del Teatro Musicale, Marco Bargagna - Maestro Rammentatore e lettura dello spartito, Lorenza Mazzei – corso per Maestri alle luci e Michele Lai per Legislazione dello spettacolo.
Gli studenti-cantanti che si sono esibiti sul palco alla Prima rappresentazione dell’11 febbraio sono Claudio Zazzaro, Veio Torcigliani, Alessandro Biagiotti, Rui Ma, Nicola Vocaturo, Victor Herman Godoy, Federico Bulletti, Claudio Mugnaini, Maria Veronica Granatiero, Federica Grumiro, Federica Livi e Antonia Fino.
L’Interpretazione musicale, il Corso di lettura dello spartito e la Musica vocale d’assieme sono stati curati da Francesco Pasqualetti, il giovane direttore d’orchestra che è salito sul podio l’ 11 febbraio 2017 al teatro Verdi. Sempre con umile rispetto  affronta la musica  in una sfera ricca di sensibilità che trasmette sorridendo, sia all’orchestra che al pubblico che ascolta e guarda. Il suo gesto resta in armonia con l’ampiezza del gesto, la descrittività che vigorosamente imprime e indica il percorso ai ragazzi entusiasti in buca. I giovani professori dell’orchestra attenti e ricettivi colgono le sfumature ed i guizzi che danno brillantezza e vivacità  alle richieste della bacchetta del direttore.
Un plauso ci sta veramente a tutti per l’impegno profuso: è importante avere il coraggio di realizzare progetti studio indispensabili alla formazione dei giovani che hanno intrapreso un percorso difficile che li accompagnerà per tutta la vita con continuo studio e prove, prove, prove !
La Musica vince sempre.

Renzo Bellardone.

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