sábado, 18 de febrero de 2017

L’ITALIA DI MAGNUM: LA NOSTRA STORIA NEGLI SCATTI DEI GRANDI FOTOREPORTER



Il dopoguerra e Cinecittà i Giochi a Roma e gli Anni 80. l primo italiano membro dell’agenzia fu Ferdinando Scianna nel 1989L’Italia di Magnum: la nostra storia negli scatti dei grandi fotoreporter
Il dopoguerra e Cinecittà i Giochi a Roma e gli Anni 80. l primo italiano membro dell’agenzia fu Ferdinando Scianna nel 1989

di Chiara Mariani
Esplora il significato del termine: Quando nel 1947 a New York 4 reporter stappano la bottiglia di champagne che da 70 anni designa la più autorevole agenzia fotografica, l’Italia è già nei loro archivi. Negli Anni Trenta l’intellettuale francese Henri Cartier-Bresson, simpatizzante della sinistra radicale, apre le danze e visita l’Italia fascista; dal 1943 il seduttore ungherese Robert Capa segue le vicissitudini della guerra che cambia verso con lo sbarco degli americani. Seguono il polacco David Seymour, l’inglese George Rodger e tutti gli altri, a decine, che nel corso dei decenni si occupano di noi e della nostra Storia. Il primo italiano, Ferdinando Scianna, diventa membro effettivo nell ‘89, e porta con sé nella sede parigina la concretezza di Bagheria, il profumo delle zagare e della salsedine che incantano HCB.Quando nel 1947 a New York 4 reporter stappano la bottiglia di champagne che da 70 anni designa la più autorevole agenzia fotografica, l’Italia è già nei loro archivi. Negli Anni Trenta l’intellettuale francese Henri Cartier-Bresson, simpatizzante della sinistra radicale, apre le danze e visita l’Italia fascista; dal 1943 il seduttore ungherese Robert Capa segue le vicissitudini della guerra che cambia verso con lo sbarco degli americani. Seguono il polacco David Seymour, l’inglese George Rodger e tutti gli altri, a decine, che nel corso dei decenni si occupano di noi e della nostra Storia. Il primo italiano, Ferdinando Scianna, diventa membro effettivo nell ‘89, e porta con sé nella sede parigina la concretezza di Bagheria, il profumo delle zagare e della salsedine che incantano HCB.


Esplora il significato del termine: Làzslò Moholy-Nagy, il fotografo e docente del Bauhaus, sosteneva che l’importante per la fotografia non era scivolare nell’arte, ma che fosse «un documento non falsato della realtà contemporanea». È il comandamento che i membri di Magnum hanno sempre onorato, pur assecondando il proprio gusto e il proprio punto di vista. Per questo la produzione dei 20 fotografi che si sono occupati del Bel Paese è imperdibile. La drammatica eredità della guerra, la mostra di Picasso nel ’53, lo sviluppo di Cinecittà (la Hollywood sul Tevere), l’oro olimpico di Cassius Clay di cui venne privato Mohammed Alì, i funerali di Togliatti…

Quante parole ci vorrebbero per descrivere il clima e le abitudini del 1974, al tempo del referendum sul divorzio? Leonard Freed risolve la cosa con uno scatto. Arrivano gli Anni Ottanta e Silvio Berlusconi posa orgoglioso davanti ai monitor della tv, il turismo di massa prende di mira le città d’arte invadendole di cattivo gusto e provocando la sagace ironia di Martin Parr. Nel 2001 Alex Majoli diventa il secondo italiano affiliato al gruppo blasonato. Nel 2005 è la volta di Paolo Pellegrin. E a giugno di quest’anno, dopo tre anni di prova come da regolamento, potrebbe essere il turno di Lorenzo Meloni.Làzslò Moholy-Nagy, il fotografo e docente del Bauhaus, sosteneva che l’importante per la fotografia non era scivolare nell’arte, ma che fosse «un documento non falsato della realtà contemporanea». È il comandamento che i membri di Magnum hanno sempre onorato, pur assecondando il proprio gusto e il proprio punto di vista. Per questo la produzione dei 20 fotografi che si sono occupati del Bel Paese è imperdibile. La drammatica eredità della guerra, la mostra di Picasso nel ’53, lo sviluppo di Cinecittà (la Hollywood sul Tevere), l’oro olimpico di Cassius Clay di cui venne privato Mohammed Alì, i funerali di Togliatti…


Quante parole ci vorrebbero per descrivere il clima e le abitudini del 1974, al tempo del referendum sul divorzio? Leonard Freed risolve la cosa con uno scatto. Arrivano gli Anni Ottanta e Silvio Berlusconi posa orgoglioso davanti ai monitor della tv, il turismo di massa prende di mira le città d’arte invadendole di cattivo gusto e provocando la sagace ironia di Martin Parr. Nel 2001 Alex Majoli diventa il secondo italiano affiliato al gruppo blasonato. Nel 2005 è la volta di Paolo Pellegrin. E a giugno di quest’anno, dopo tre anni di prova come da regolamento, potrebbe essere il turno di Lorenzo Meloni.


http://www.corriere.it/cronache/17_febbraio_16/italia-magnum-nostra-storia-scatti-grandi-fotoreporter-f7ff5ca0-f3c0-11e6-a927-98376e914970.shtml

No hay comentarios:

Publicar un comentario