di Caterina
In area germanica si parla
spesso di zusammen musizieren e lo stesso Claudio Abbado ne aveva fatto il suo
credo o il suo motto se vogliamo. Non c'è prova musicale che possa prescindere
da questo assunto, in quanto esempio massimo di comunicazione non verbale. Dopo
tutto è quello che ci colpisce, quello che cerchiamo in teatro e nella sale da
concerto durante le performance degli artisti che andiamo a sentire e vedere.
Dunque la sinergia tra le
parti è quanto rende una prova più o meno riuscita. E' questa la chiave dello
zusammen musizieren, l'essere in relazione sinergica, lontano da gerarchie e
senza alcuna supremazia l'uno sull'altro. Questo è quanto succede quando Sir
Tony Pappano dirige o accompagna al piano. Succede allora che il cd Shakespeare
Songs, nel quale Ian Bostridge canta liriche ispirate dai drammi e sonetti del
Bardo accompagnato al piano dal direttore baronetto, vinca un Grammy Award,
l'equivalente dell'oscar della musica.
Succede anche che Jonas
Kaufmann, in un momento delicato della sua carriera, si affidi a Pappano per
ritornare a Siegmund a sei anni dal debutto newyorkese nel ruolo. Lo si vede
inequivocabilmente nell'eye contact che corre come un filo sotterraneo tra
cantante e direttore durante tutto il concerto. Lo sguardo da camaleonte del
maestro segue contemporaneamente gli strumentisti, la Sieglinde impetuosa di
Karita Mattila e il selvaggio Hunding di Eric Halfvarson , ma sorregge in
special modo il Siegmund fragile, estremamente umano del tenore tedesco. Lo si
sente respirare con lui, attento a costruire il più straordinario tappeto
sonoro che Wagner abbia mai potuto concepire per questo scontro fra umani
disperati, braccati e senza speranza. Fragende Frau diventa l'amaro canto del
condannato dalle cui viscere erompe
l'urlo quasi sovrumano dell'anti-eroe che invoca l'aiuto del padre, un Waelse
Waelse! che squassa la Barbican Hall sui tremoli ostinati degli archi e che
lascia il posto ad accenti vibranti su Schwert e Herz.
Tutto questo parla di
sinergie che permettono il superamento degli individualismi e delle difficoltà
altrove insormontabili, lo si vede negli sguardi che ridono alla fine del
concerto, in quel mordersi soddisfatto il labbro inferiore di Kaufmann e nel
sorriso smagliante di Sir Tony.
https://amnerisvagante.wordpress.com/2017/02/14/sinergie/
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