Mostre | Dal 30/10/2018 al 20/01/2019
Il celebre manoscritto
ritorna a Firenze dopo un quarto di secolo, accompagnato da molti altri disegni
del genio di Vinci.
Il Codice Leicester di
Leonardo da Vinci torna a Firenze come anteprima di assoluta grandezza delle
celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019 in
occasione dei 500 anni dalla morte di una delle figure-icona della storia
dell’umanità. La mostra, L’acqua
microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, a cura di
Paolo Galluzzi, è frutto di oltre due anni di preparazione, e presenta
eccezionali apparati tecnologici per poter consultare il codice così come
numerosi altri preziosi fogli vinciani, e non solo.
Il tema centrale
dell’esposizione è l’acqua, elemento che affascina Leonardo. L’artista svolge
indagini straordinariamente penetranti per comprenderne la natura, sfruttarne
l’energia e controllarne i potenziali effetti rovinosi. Il Codice Leicester
contiene riflessioni innovative anche su altri temi: soprattutto sulla
costituzione materiale della Luna e sulla natura della sua luminosità, e sulla
storia del pianeta Terra, nelle sue continue e radicali trasformazioni.
Il Codice Leicester è
un’opera fitta di annotazioni geniali e di disegni che Leonardo vergò in gran
parte tra il 1504 e il 1508: una stagione davvero magica della storia di
Firenze, con la presenza contemporanea in città di grandissimi personaggi delle
lettere, delle arti e delle scienze, che Benvenuto Cellini la battezzò,
genialmente, “La Scuola del Mondo”. Per Leonardo, furono anni di intensa
attività artistica e scientifica. In quel periodo effettuava infatti studi di
anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, cercava di mettere l’uomo in
condizione di volare, era impegnato nell’impresa, poi non condotta a termine,
della pittura murale raffigurante la Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio, e
studiava soluzioni avveniristiche per rendere l’Arno navigabile da Firenze al
mare.
Per il Codice Leicester si
tratta del secondo ‘viaggio’ a Firenze, in quanto fu esposto nel 1982 (quando
era ancora denominato Codice Hammer) nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio,
ottenendo uno straordinario successo di pubblico (oltre 400.000 visitatori in
poco più di tre mesi).
I 72 fogli del Codice
saranno esposti nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi. Grazie a un innovativo
sussidio multimediale, il Codescope, il visitatore potrà sfogliare i singoli
fogli su schermi digitali, accedere alla trascrizione dei testi e a molteplici
informazioni sui temi trattati. Avrà inoltre a disposizione un vasto corredo di
filmati digitali realizzati dal Museo Galileo, i quali, oltre che in mostra,
saranno consultabili sui siti web degli Uffizi e del Museo Galileo.
Oltre al Codice Leicester,
l’esposizione offre alcuni spettacolari disegni originali di Leonardo e fogli
da codici di straordinaria importanza, realizzati in quegli stessi anni: il Del
moto et misura dell’acqua dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, (la silloge
seicentesca di disegni sulla natura e sui moti dell’acqua tratti dai
manoscritti vinciani) che integra le note e gli schizzi vergati sugli stessi
temi nel Codice Leicester; il celeberrimo “Codice sul volo degli uccelli”,
eccezionalmente concesso in prestito dalla Biblioteca Reale di Torino,
compilato negli stessi mesi nei quali Leonardo realizzava il Codice Leicester;
quattro spettacolari fogli del Codice Atlantico, prestati dalla Biblioteca
Ambrosiana di Milano, che illustrano gli studi vinciani sulla Luna, molto
attinenti ai temi trattati nel Codice Leicester, e dove è illustrata
l’invenzione della gru con cui Leonardo intendeva velocizzare le operazioni di
scavo del canale navigabile che doveva collegare Firenze al mare. Infine, due
preziosi bifogli del Codice Arundel della British Library, con rilievi del
corso dell’Arno nel tratto fiorentino, dove sono indicate puntualmente
posizione e misure dei ponti allora esistenti e sottolineate le analogie tra
moti dell’acqua e moti dei venti, sulle quali Leonardo insiste nel Codice
Leicester.
A questa eccezionale
esposizione di fogli originali di Leonardo, si aggiunge la presenza in mostra
di numerosi manoscritti di grande bellezza e importanza e di rarissimi
incunaboli che contengono testi utilizzati da Leonardo per la compilazione del
Codice Leicester. Tra questi merita sottolineare almeno lo splendido codice
della Biblioteca Medicea Laurenziana contenente il Trattato di architettura di
Francesco di Giorgio Martini, sulle cui carte Leonardo vergò dodici annotazioni
che vedono al centro, ancora una volta, i moti dell’elemento acqua.
Complessivamente saranno
quindi esposti in mostra oltre 80 fogli e il Codice sul volo degli uccelli di
mano di Leonardo, oltre a 10 preziosi volumi tra manoscritti e incunaboli.
La mostra nasce da un
progetto delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Galileo realizzato col
determinante contributo di Fondazione CR Firenze, e si avvale inoltre del
patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500
anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
https://www.uffizi.it/eventi/l-acqua-microscopio-della-natura-il-codice-leicester-di-leonardo-da-vinci
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