Prova Generale 3 ottobre 2018
La prova
generale della prima opera della stagione è sempre una emozione ed a volte mi permetto di recensire, in quanto il mio
commento non mai è tecnico, ma emozionale. In occasione della prova generale di
Rigoletto al Coccia ho incontrato amici di lunga data ed incontrato sorrisi di
‘personaggi’ che per riservatezza non cito, ma che sicuramente diverranno amici
o amabili conoscenze. Il teatro è anche questo!
Musica di
Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave
Rigoletto ROBERTO DE CANDIA
Duca di Mantova STEFAN POP
Gilda ALEKSANDRA KUBAS-KRUK
Sparafucile ANDREA COMELLI
Maddalena SOFIA JANELIDZE
Giovanna/Contessa SERENA MUSCARIELLO
Conte di Monterone FULVIO FONZI
Marullo/Un usciere di corte STEFANO MARCHISIO
Conte di Ceprano ARIOL XHAFERI
Borsa DIDIER PIERI
Un paggio della Duchessa VALENTINA GARAVAGLIA
Duca di Mantova STEFAN POP
Gilda ALEKSANDRA KUBAS-KRUK
Sparafucile ANDREA COMELLI
Maddalena SOFIA JANELIDZE
Giovanna/Contessa SERENA MUSCARIELLO
Conte di Monterone FULVIO FONZI
Marullo/Un usciere di corte STEFANO MARCHISIO
Conte di Ceprano ARIOL XHAFERI
Borsa DIDIER PIERI
Un paggio della Duchessa VALENTINA GARAVAGLIA
Regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
Direzione d’orchestra Matteo Beltrami
Orchestra Conservatorio “Cantelli” di Novara
Scene Leila Fteita – Luci Emiliano Pascucci – Costumi Nicoletta Ceccolini
Coro dei Conservatori “Cantelli” di Novara e “Vivaldi” di Alessandria
Produzione Fondazione Teatro Coccia
Coproduzione con Teatro Comunale di Sassari – Ente Concerti Marialisa de Carolis
Rigoletto, se
si vuole, è il trionfo dell’amore contro tutti e contro tutto, addirittura
contro l’evidenza del tradimento, e la certezza della mal riposta fiducia:
Gilda ama Il Duca di Mantova senza essere sinceramente ricambiata, ma
semplicemente confusa tra i tanti oggetti del desiderio da soddisfare tra un
bicchiere di vino ed un amore prezzolato, eppure lei per amore sacrificherà la
propria vita per salvare quella dell’iniquo duca.
La scenografia
di Leila Fteita è interessante: una
enorme cornice che racchiude scene cinquecentesche e che ben si addice alla
regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, che pur nella
tradizione non cade nel banale e fa della semplicità una ricchezza. Una nota
particolare la riserverei alla pioggia che fragorosamente cade sul palco mentre
i suoni della tempesta in cielo giungono dall’alto della galleria dove sono
stati posizionati alcuni strumenti all’uopo preposti e che creano un effetto di
verità scenica. Ben disegnate le luci di
Emiliano Pascucci e ben concepiti,
senza ridondanza i costumi di Nicoletta
Ceccolini.
Il coro dei Conservatori “Cantelli” di Novara e “Vivaldi” di Alessandria, sono ben
affiatati e di livello.
Su libretto
di Francesco Maria
Piave, tratto dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse ,
Giuseppe Verdi compose quest’opera con un susseguirsi di arie divenute
celeberrime e la Prima fu nel 1851 al Gran Teatro La Fenice di Venezia.
Nell’esecuzione dell’orchestra del
Conservatorio Cantelli di Novara sotto all’attenta bacchetta di Matteo
Beltrami resta l’impeto verdiano senza cadere nel tranello dei ripetitivi
‘zumpapa’ ed anzi ha sovente attimi sinfonici di estesa bellezza guidati da un
felice gesto ampio.
Stefan Pop è il Duca di Mantova che raggiunge acuti con
estensione e bel timbro Parmi veder le lagrime… e ben
interpreta il ruolo dello spregiudicato libertino, Questa o quella per me pari sono …
Gradita quanto
inaspettata scoperta Aleksandra Kubas-Kruk
nel ruolo di Gilda: buona interpretazione attoriale facilitata da una
bellezza che pare disegnata sul
personaggio, ma soprattutto apprezzata per le agilità, gli acuti ed i velluti
rilucenti su cui fa scorrere il suo canto poetico ed appassionato Caro Nome….e Tutte le feste al tempio…
Nel ruolo del
titolo ed in debutto dello stesso, Roberto
de Candia, che ben ha compenetrato il personaggio giungendo a commuovere in diversi momenti
esaltando la disperazione del padre che sta perdendo la figlia: Cortigiani vil razza dannata…e Vendetta tremenda vendetta.. Privilegia
l’emozione a cui affida il canto dando credibilità al personaggio.
Andrea Comelli è buon spara fucile così come è
interessante Sofia Janelidze nel
ruolo di Maddalena; Uno dei momenti più
pregnanti in Rigoletto è per me Bella figlia dell’amore, (capolavoro
compositivo verdiano) dove cantano Duca e
Maddalena (in questa regia posti più in alto) e Rigoletto e Gilda in
basso ad osservare e tristemente verificare il tradimento.
Valido tutto
il cast: Serena Muscariello in
Giovanna e Contessa, Fulvio Fonzi
interessante Conte di Monterone, Stefano
Marchisio brillante Marullo, Ariol
Xhaferi in Conte di Ceprano e Didier
Pieri in Borsa, oltre a Valentina
Garavaglia ne il paggio.
La Musica
vince sempre
Renzo Bellardone
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